Banca Imi e Unicredit con Marchi nel riassetto di Save

Prende il via il riassetto di Save, la società che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso. Dopo l’ok di Banca d’Italia arrivato nei giorni scorsi ieri 9 agosto è stato firmato il closing del nuovo assetto azionario che vede liquidato il socio storico Andrea De Vido e l’ingresso nel capitale dei fondi Deutsche Asset Management e Infravia, sotto la guida del presidente di Save Enrico Marchi, assistito da Banca Imi e Unicredit in qualità di advisor finanziari.

Agorà Investimenti, da oggi interamente controllata da Milione, a sua volta controllata congiuntamente dai fondi che fanno a capo a Leone e Infra Hub e da SV87 (il cui capitale è detenuto interamente da FinInt, controllata indirettamente da Marchi) lancerà come previsto un’offerta pubblica d’acquisto totalitaria a 21 euro per azione, con un esborso massimo da circa 457 milioni di euro. Opa che, se tutto va secondo i piani, dovrebbe partire a settembre.

Nel dettaglio, si perfezionerà infatti da parte dei nuovi azionisti l’acquisto del 43,09% del capitale di Agorà da Star Holding, società controllata indirettamente da Morgan Stanley Infrastructure in modo da portare Milione al 100% del veicolo che controlla il 60,68% di Save e che promuoverà l’offerta sulla restante quota del 39,32%. Allo stato attuale, si legge nella nota, Milione ha un assetto azionario che vede i due fondi al 40,47% ciascuno, mentre il 19,07% fa capo a Marchi. Nell’azionariato di Save c’è anche Atlantia della famiglia Benetton con il 21%, entrata nel settembre scorso pagando 14,75 euro per azione.

Noemi

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