RAIWAY AVVIA L’IPO CON IMI, CREDIT SUISSE, MEDIOBANCA E LEONARDO

Mercoledì 19 novembre è il giorno del debutto in Borsa di Rai Way, società titolare della rete di trasmissione e diffusione del segnale RAI, il cui collocamento parte oggi 3 novembre e si conclude il 13 del mese.

A seguirla nell'operazione, in qualità di coordinatori dell'offerta globale, Banca IMI/Intesa Sanpaolo, con un team guidato da Andrea Mayr, capo dell'investment banking, Credit Suisse e Mediobanca, anche joint bookrunners assieme con BNP Paribas e Citigroup.

Banca Leonardo è advisor finanziario dell'Ipo, con un team composto in modo particolare da Matteo Manfredi (nella foto), managing director e head of advisory Italy, André Pichler e Nunzio Laurenziello.

Nel dettaglio, la Rai, che oggi ha il 100% della società delle torri, mette in vendita il 30,51% del capitale più un 5% in caso di esercizio integrale della greenshoe. Il prezzo delle azioni è compreso tra un minimo di 2,95 euro e un massimo di 3,5 euro, per una valorizzazione che potrà arrivare in Borsa a 952 milioni di euro.

La scelta della società di trasmissione arriva in un momento non facile per le matricole che decidono di quotarsi sul mercato azionario, reso ancor più instabile, oltre che dal perdurare della crisi e della mancanza di liquidità, dal ritiro dell'offerta di cinque società nel giro di pochi mesi. «La prudenza è d'obbligo, ma abbiamo aperto i libri e i segnali sono positivi – ha commentato Mayr -. Siamo consapevoli della volatilità del mercato ma la società ha caratteristiche uniche, come la garanzia di flusso dei ricavi da parte della RAI (principale cliente ndr.), quindi un ottimo rendimento, un rischio basso e un upside di crescita notevole». Una platea «ampia», ha riportato poi Mayr, è interessata all'acquisto, composta da «fondi internazionali, assicurazioni e investitori italiani fra i principali e più importanti».

A dare sicurezza ci sarebbe poi «la componente infrastrutturale – ha sottolineato Laurenziello, di Leonardo &Co -, che in questo tipo di operazioni rappresenta una certezza rilevante, senza contare poi i ricavi certi derivanti dal cliente RAI e dagli altri operatori telefonici, Telecom Italia, Wind, H3G e Vodafone».

Stefano Ciccotti, amministratore delegato della società, ha sottolineato in conferenza che Rai Way punta a distribuire il 100% dell'utile ai suoi azionisti una volta quotata in Borsa. I dividendi, ha poi precisato, nel 2014 saranno calcolati «sull'utile pro forma».

SHARE