QuattroR acquisirà il 50% di Massimo Zanetti Beverage Group

Il fondo QuattroR acquisirà il 50% del capitale di Massimo Zanetti Beverage Group (MZBG), la holding del gruppo produttore di caffè che fa capo a Massimo Zanetti ed è proprietaria, tra gli altri, del brand Segafredo

Il fondo, che sottoscriverà un aumento di capitale da 90 milioni di euro, avrà la maggioranza dei diritti di voto e rimarrà nel capitale per tre o quattro anni per poi uscire, avendo per obiettivo quello di riportare in Borsa del gruppo, anche se non più a Milano, dove era rimasto quotato fino al 2021 ed era stato poi delistato dallo stesso imprenditore Massimo Zanetti. Un accordo con le banche finanziatrici, condizione necessaria per chiudere il contratto con QuattroR, è atteso entro dicembre.

Come riportato da Bebeez, Zanetti ha rilasciato un’intervista al Corriere del Veneto, spiegando: “È chiaro che rimanendo con il 50% il mio impegno sarà diluito ma, del resto, ho 75 anni. Poi se i miei figli avranno intenzione di seguire la stessa strada, bene; altrimenti decideranno loro come comportarsi” e aggiungendo: “È un peccato dover ricorrere a partner esterni proprio ora, ma la posizione delle banche va compresa”. E ha continuato: “QuattroR esprimerà l’amministratore delegato nella figura di Pierluigi Tosato mentre io rimarrò presidente. Al termine dell’esperienza, la famiglia continuerà senz’altro a rimanere proprietaria del gruppo e provvederemo a quotare nuovamente MZBG in Borsa, ma non in quella italiana. La nostra presenza è in tutto il mondo e quindi pensiamo a piazze come New York o Singapore”.

Il gruppo era da qualche tempo alla ricerca un investitore di private equity che lo aiutasse a riequilibrare la situazione finanziaria, appesantita oggi da circa 350 milioni di euro di debito, in particolare verso principalmente da Unicredit, BNL e Intesa Sanpaolo.

L’ultimo bilancio disponibile in Camera di commercio è ancora quello del 2021 che indicava 844 milioni di euro di ricavi, 30 milioni di Ebitda e – stando ai dati del report di Leanus – un indebitamento netto di 354 milioni. Ma il dato di bilancio di quell’anno non rifletteva appieno la crescita della società avvenuta nel corso di quell’anno, con un fatturato  pro-forma che si era già attestato intorno a 1,2 miliardi di euro,  a valle delle tante nuove aperture di caffetterie in giro per il mondo e soprattutto dell’acquisizione di Saicaf, storica azienda barese produttrice dell’omonimo caffè (si veda qui il comunicato stampa) e di Hoja Verde Gourmet Hovgo, con sede in Ecuador, il cui stabilimento produttivo, situato a Cayambe, a 70 chilometri da Quito, produce caffè e cioccolato partendo da materie prime selezionate di primissima qualità garantendo il controllo dell’intera filiera (si veda qui il comunicato stampa). Non solo. In occasione della vendita al gruppo francese SEB (proprietaria dei brand Moulinex e Rowenta) della controllata San Marco, che produce, commercializza e distribuisce macchine per caffè e macinacaffè professionali, Massimo Zanetti aveva dichiarato che il gruppo nel 2022 ha superato 1,4 miliardi di fatturato (si veda altro articolo di BeBeez).

Quanto ai conti recenti, Massimo Zanetti ha commentato: “Chiuderemo il 2023 con un fatturato superiore a quello record dello scorso anno (l’aggregato, assieme ai 290 milioni della società del crudo Cofiroasters, aveva raggiunto gli 1,5 miliardi) e un Ebitda di 48 milioni”.

letizia.ceriani@lcpublishinggroup.it

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