Barclays e Rothschild nel passaggio di Nedgia e Gas Natural a 2i Rete Gas

Assistita da un team di Rothschild, Gas Natural chiude la partita della dismissione dei sui asset italiani con una doppia operazione del valore complessivo di oltre un miliardo di euro. La società ha ceduto la rete a 2i Rete Gas (F2i), affiancata da Barclays, per 727 milioni, la società guidata da Renato Ravanelli, assistita da  ha offerto 727 milioni di euro, procedendo l’hedge fund americano I Squared capital e e il gruppo a controllo pubblico Italgas.

Contestualmente, Gas Natural Vendita Italia (incluso il contratto di import gas) è stata venduta a Edison, assistita da Mediobanca, per 192,8 milioni.  A Gnvi fanno capo circa mezzo milione di clienti gas ed elettricità e per 30 milioni il contratto legato alla fornitura di materia prima che arriverà in Italia dai giacimenti dell’Azerbaijan attraverso il gasdotto Tap. Qui Edison ha superato la concorrenza della filiale italiana del gruppo francese Engie. In pratica, un derby tutto transalpino visto che Edison è controllata da Edf, la prima utility europea. In tutto l’operazione di cessione vale 1,02 miliardi, di cui 759 milioni di equity value e frutterà a Gas Natural una plusvalenza al netto delle tasse di 190 milioni di euro.

Il perfezionamento dell’acquisto dovrà essere ora autorizzato dall’Autorità Antitrust Italiana.

Gli aspetti finanziari sono stati curati da Barclays nel ruolo di advisor di 2i Rete Gas, con un team guidato da Stefano Soldi, coadiuvato da Andrea Pederzoli e Giulio La Corte, e da Rothschild nel ruolo di advisor di Gas Natural Fenosa, che ha agito con un team guidato da Alessandro Bertolini Clerici.

Infine Mediobanca ha agito con un team formato da Claudia Fornaro, Gianluca Magnani, Louis Cresciucci, Federico Grossi, Thomas Bangratz.

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