Bnp Paribas e Hsbc erogano green loan da 488 mln dlr per Viking Link, garanzia Sace-Simest su lavori Prysmian

Sace, Simest, Bnp Paribas Corporate & Institutional Banking e Hsbc hanno erogato un finanziamento da 488 milioni di dollari in favore di National Grid North America, a supporto dei lavori e delle forniture commissionate a Prysmian nell’ambito del progetto internazionale Viking Link.

Il finanziamento, si legge in un comunicato, rappresenta il primo green loan con garanzia Eca (Export Credit Agencies) a sostegno dell’export italiano e delle infrastrutture energetiche rinnovabili in Europa.

Viking Link “sarà la più grande interconnessione elettrica sottomarina al mondo, unendo Gran Bretagna e Danimarca con un tratto di ben 760 chilometri”. Il progetto ha un valore complessivo di 2 miliardi di euro. Prevede la realizzazione di un’interconnessione elettrica sottomarina della capacità di 1.400 megawatt tra Regno Unito e Danimarca: un sistema che fornirà energia rinnovabile a 1,4 milioni di famiglie.

A Prysmian sono state affidate, a seguito di una gara internazionale da parte di National Grid, progettazione, fabbricazione, installazione, collaudo e messa in servizio di cavi onshore e offshore. 

Viking Link, incluso nella lista dei progetti di interesse comune dell’Unione Europea, è parte integrante di un sistema di tre interconnessioni elettriche sottomarine realizzate per supportare la trasformazione e l’upgrade della rete elettrica inglese. In particolare, le prime due interconnessioni sono North Sea Link (tra Regno Unito e Norvegia) e IFA2 (tra Regno Unito e Francia), per le quali Sace e Simest sono intervenute a supporto di Prysmian, rispettivamente nel 2016 e 2018.

Dario Liguti, chief underwriting officer di Sace, sottolinea che il modello di questo green bond si potrà “replicare in futuro per progetti sostenibili dal punto di vista ambientale, condividendo pienamente il crescente impegno delle export credit agency nei confronti della sostenibilità ambientale e dell’energia pulita”.

Mauro Alfonso, amministratore delegato di Simest, spiega che questa operazione testimonia il “fatto che il sistema Italiano di supporto all’export può giocare un ruolo importante nello sviluppo di una finanza responsabile a beneficio di investimenti che stimolano la transizione energetica verso le fonti rinnovabili”.

Noemi

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