Ubi con Venini nel passaggio a Damiani
La storica azienda di Murano Venini, fra le più famose vetrerie artistiche del mondo, è passata sotto il controllo della famiglia Damiani, brand internazionale di gioielli. L’azienda, quotata a Piazza Affari e guidata dai fratelli Guido e Giorgio Grassi Damiani, ha rilevato il 60% della casa di vetri artistici attraverso la cassaforte familiare D. Holding.
«Questa acquisizione – ha dichiarato l’azienda – si inserisce nella strategia dei fratelli Damiani di investire e sviluppare brand di lusso e storici, come Damiani, Salvini, Rocca, Calderoni e Pomellato, e ha l’obiettivo di diversificare l’offerta di prodotto dell’azienda, che annovera tra i suoi brand anche Calderoni, Salvini e Rocca, portando avanti l’offerta di vetri di pregio».
A vendere Venini è la compagine di soci della Luxury industries di Vicenza dell’imprenditore Giancarlo Chimento e la 2G Investimenti di Giuliano Tabacchi, affiancati dal team m&a di Ubi Banca, ai quali resterà in mano il 40% della società, con Chimento che «continuerà a svolgere un ruolo operativo nella gestione della società coadiuvando Damiani nelle nuove strategie di crescita» si legge in una nota stampa.
Per Ubi ha agito un team composto dal responsabile m&a Giorgio Chirivì e dalla director Graziella Germagnoli.
«Venini – ha commentato Guido Damiani – è una realtà unica al mondo che vanta una tradizione di eccellenza, creatività, artigianalità made in Italy e unicità. Questi sono i valori chiave che da sempre guidano la società unitamente ad una profonda passione per l’arte. Sin dalla nascita Venini ha potuto contare sulla disponibilità in loco di un know-how esclusivo e antico qual è quello di Murano. Sono gli stessi punti di forza che da sempre caratterizzano il gruppo Damiani e la famiglia, uniti alla profonda passione per un’arte, quella orafa, che si tramanda di padre in figlio». “
Venini, nata nel 1921, conta attualmente circa 80 dipendenti ed è distribuita in vari Paesi in tutto il mondo, specialmente in Europa, in Asia e nel Nord America. Damiani ha invece chiuso l’esercizio 2014/2015 con un giro d’affari di 150,45 milioni di euro in aumento del 4,3%.