Finecobank, utile netto in crescita del 27%

Il 2015 è stato «il miglior anno di sempre». Così l’amministratore delegato di Finecobank Andrea Foti (nella foto)  ha commentato i dati dell’anno appena concluso, che in effetti può andare in archivio con un utile netto in crescita di oltre il 27%, a 191 milioni di euro.

 Un risultato ottenuto grazie «principalmente all’incremento delle commissioni nette e al risultato di negoziazione, coperture e fair value che hanno ampiamente compensato l’incremento dei costi», spiega una nota.

I ricavi totali si attestano a 544,3 milioni (+20,6%) e sale anche la cedola: 25,5 centesimi dai 20  del 2014.

Il gruppo guarda con ottimismo al 2016 dopo un gennaio che ha visto una raccolta per mezzo miliardo (oltre 414 milioni amministrata) ed è stato «uno dei migliori mesi di sempre per il brokerage». “Siamo molto soddisfatti anche per la crescita del numero di nuovi clienti, a conferma della solida customer experience”, ha dichiarato nel comunicato Foti.

Nel mese di gennaio 2016, inoltre, sono stati acquisiti circa 10.500 nuovi clienti. I ricavi del periodo ammontano a 544,3 milioni, un incremento del 20,6% sul 2014.

Nonostante un inizio di anno “complicato” sui mercati finanziari Foti resta dunque “costruttivo” per le prospettive 2016 della controllata di Unicredit.

Le commissioni nette registrano una crescita del 26,8% a 248,2 milioni e infine l’utile netto rettificato dell’accantonamento al Fondo di Solidarietà e degli oneri per il piano industriale di Unicredit è pari a 193,4 milioni, in aumento del 28,2%.

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