Opstart diventa il primo private capital fintech hub italiano

Opstart è diventato il primo private capital fintech hub italiano, in virtù dell’eliminazione definitiva dei portafogli virtuali. Un traguardo reso possibile dall’integrazione di Crowdlender (il portale di lending crowdfunding) all’interno della piattaforma e dalla collaborazione con Banca Valsabbina. Una svolta che permette di investire in lending tramite un normale bonifico, senza aprire un wallet e senza passaggi intermedi.

COSA SIGNIFICA L’ELIMINAZIONE DEI PORTAFOGLI VIRTUALI PER GLI INVESTITORI

La nuova architettura digitale di Opstart riunisce equity, lending e debt crowdfunding in un solo ambiente, insieme a Crowdre per il real estate, alle operazioni proprietarie crowdlisting e crowdbridge e alla bacheca Crowdarena dedicata allo scambio di quote. Un ecosistema completo che rende Opstart l’unica realtà italiana in grado di offrire in un solo ambiente digitale, tutti gli strumenti per diversificare e raccogliere capitali tramite finanza alternativa.

La semplificazione riguarda anche le aziende che si finanziano tramite Opstart: i fondi arrivano direttamente sul conto corrente aziendale, dal quale partono poi i flussi di rimborso. Ciò consente di allineare le operazioni con la normale gestione di cassa, ricevere pagamenti da clienti e da enti pubblici e ridurre drasticamente i passaggi operativi richiesti dai wallet, che potevano essere ricaricati solo dall’azienda titolare.

Con l’eliminazione dei wallet e la piena integrazione di Crowdlender, Opstart si posiziona come un vero e proprio private capital fintech hub, capace di connettere investitori, imprese e istituzioni in un ambiente regolamentato, efficiente e pronto a evolvere verso soluzioni sempre più avanzate della finanza alternativa in Italia.

Il superamento dei wallet risolve una delle principali criticità del lending digitale: la complessità dell’infrastruttura degli istituti di pagamento. Con la nuova modalità, gli investitori ricevono interessi e capitale direttamente sul proprio conto corrente. Per investire è sufficiente un bonifico, senza ricariche o gestioni di portafogli virtuali.

IL COMMENTO

Giovanpaolo Arioldi (in foto), ceo di Opstart, spiega che il superamento del wallet “è molto più di un aggiornamento tecnico: è una scelta strategica che semplifica radicalmente l’esperienza dell’utente e abbatte una barriera che, per anni, ha frenato l’ingresso dei grandi investitori sul mercato del crowdfunding. Per me non è un punto di arrivo, ma il via a nuovi progetti perché l’innovazione è da sempre il nostro pane quotidiano. Questa evoluzione ci permette di parlare finalmente la stessa lingua di istituti di credito e fondi di investimento. Questo apre le porte a investitori di calibro maggiore e ci consente di progettare strumenti di finanziamento più sofisticati per imprese strutturate, come operazioni di acquisition financing e LBO (Leveraged Buy-Out) mediante finanziamenti o minibond a supporto di processi di M&A” (Mergers and Acquisitions)».”.

valentina.magri@lcpublishinggroup.com

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