Round da 70 milioni di euro per Generative Bionics

Generative Bionics ha incassato un round da 70 milioni di euro, uno dei più rilevanti in Europa nel deep tech legato alla robotica umanoide. L’operazione è guidata dal Fondo Artificial Intelligence di Cdp Venture Capital, con la partecipazione di AMD Ventures, Duferco, Eni Next, RoboIT e Tether.

CHI E’ GENERATIVE BIONICS

Generative Bionics porta con sé oltre 20 anni di ricerca, sviluppo e prototipizzazione di robot umanoidi presso IIT e nasce nel luglio 2024, con un investimento di RoboIT, polo di trasferimento tecnologico di Cdp Venture Capital, per iniziativa di Daniele Pucci, Alessio Del Bue (chief artificial intelligence officer), Marco Maggiali (chief technology officer), Andrea Pagnin (chief business officer) – tutti provenienti da IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) – con il supporto imprenditoriale di Davide Rota (executive chairman) e Jeffrey Libshutz anche loro co-fondatori dell’iniziativa. IIT ha concesso alla società la licenza esclusiva delle tecnologie cardine sviluppate in Italia, comprese quelle realizzate in collaborazione con Inail nell’ambito della Physical AI.

Generative Bionics, guidata da Daniele Pucci, punta a portare sul mercato una nuova generazione di robot umanoidi intelligenti “made in Italy” progettati, con particolare attenzione al design e all’integrazione con le persone, per operare in contesti industriali e in settori come sanità e retail. Le applicazioni includono attività ripetitive, esposte ad alto rischio o ad alta intensità operativa.

L’operazione permette di integrare competenze provenienti dall’Istituto Italiano di Tecnologia: circa 70 ingegneri nel comparto tecnico confluiscono nella società, affiancati da personale specializzato nella gestione, certificazione e produzione per robot umanoidi. Il capitale raccolto permetterà di accelerare lo sviluppo prodotto, l’addestramento dei sistemi di Physical AI – la fusione tra robotica e intelligenza artificiale – oltre alla validazione industriale e alla costruzione del primo stabilimento produttivo. L’azienda sta anche finalizzando i primi contratti con aziende nel settore della manifattura industriale, che saranno annunciati nei primi mesi del 2026, segnando l’ingresso degli umanoidi in contesti produttivi reali.

I COMMENTI

“La nostra missione è costruire un futuro in cui i robot umanoidi intelligenti collaborino quotidianamente con persone, amplificando il potenziale cognitivo e fisico dell’essere umano. La nostra “Physical AI” ci permette di progettare e produrre robot ispirati all’essere umano che generano un chiaro valore aggiunto per diverse applicazioni industriali. Secondo le principali analisi internazionali, il mercato della robotica umanoide supererà i 200 miliardi di euro già nel 2035 e potrebbe superare i 5 trilioni entro il 2050. È una trasformazione epocale: il nostro obiettivo è diventare l’attore di riferimento nella Physical AI per robot umanoidi integrati in un ecosistema tecnologico umano-centrico”, spiega Daniele Pucci, ceo e co-fondatore di Generative Bionics.

“Lo sviluppo della robotica umanoide intelligente rappresenta oggi l’opportunità imperdibile per il nostro Paese di fare leva su competenze scientifiche e industriali distintive, per affermarsi in un mercato caratterizzato da trend di crescita di portata generazionale. La collaborazione tra CDP Venture Capital e Generative Bionics è iniziata con un primo investimento nella fase di prototipazione, attraverso il Polo di Trasferimento Tecnologico RoboIT e si rafforza oggi con l’ingresso del nostro Fondo Artificial Intelligence e degli investitori di livello internazionale che abbiamo coinvolto. Siamo convinti che questo team abbia il potenziale per fare di Generative Bionics un campione europeo e globale, capace di posizionare l’Italia tra i leader nelle scelte tecnologiche del settore, coniugando le priorità industriali con i principi culturali che guidano la nostra visione”, afferma Alessandro Scortecci, direttore investimenti diretti di Cdp Venture Capital.

“Con il lancio di Generative Bionics, l’Istituto Italiano di Tecnologia “mette a terra” un altro fondamentale tassello della sua missione di supportare il sistema produttivo nazionale, contribuendo nel settore della robotica di ultimissima generazione. Sono passati vent’anni da quando abbiamo lanciato il progetto iCub, la piattaforma simbolo di IIT, che ha posto le solide basi tecnologiche per lo sviluppo della robotica umanoide dell’Istituto, formando centinaia di ricercatori, brevettando e trasferendo verso l’industria svariate soluzioni tecniche all’avanguardia. Generative Bionics è l’apice di questo lavoro: il trasferimento della scienza all’industria. Generative Bionics dimostra che il supporto continuo e stabile alla ricerca italiana porta a risultati concreti ed eccezionali. Generative Bionics è la più grande spin-off di origine accademica in Europa che ora si affaccia sul mercato globale”, aggiunge Giorgio Metta, direttore scientifico di IIT.

valentina.magri@lcpublishinggroup.com

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