ACCORDO BANCO POPOLARE E SINDACATI, 200 USCITE E 100 NUOVI ASSUNTI

La necessità di un ricambio generazionale, un riequilibrio territoriale, il controllo dei costi, e un riconoscimento dell'impegno del personale. Questi i motivi dietro all'accordo con i sindacati e Banco Popolare, che prevede 200 prepensionamenti e 100 nuove assunzioni di giovani, che interesseranno in particolare Verona, spiegati dal direttore delle risorse umane Roberto Speziotto (nella foto) all'indomani della firma. Complessivamente, nel 2014 usciranno dal gruppo 590 risorse, come stabilito dal precedente piano industriale, portando il totale dei dipendenti a 17.200.

Nel 2015 sono previste 430 fuoriuscite – sempre sulla base del vecchio piano esuberi-, a cui si aggiungono i nuovi 200 prepensionamenti previsti tra aprile e dicembre 2015, su base volontaria e con ricorso al Fondo di solidarietà per incentivi che variano da 5 a 9 mensilità. I lavoratori in esodo continueranno a beneficiare della contribuzione aziendale sulla previdenza complementare e sull'assistenza sanitaria integrativa e delle condizioni di tasso agevolato sui mutui.

Le nuove assunzioni partiranno già nel primo trimestre del prossimo anno. «Verona non è una delle piazze dove riteniamo di avere esuberi di personale, pertanto non vi saranno prepensionamenti», evidenzia Speziotto.

«Le assunzioni riguarderanno invece le aree per noi strategiche, dove sono necessari investimenti: una buona parte interesserà proprio il territorio scaligero, ma non è possibile al momento fornire numeri, perché dipenderà dalla pianificazione dei prossimi mesi». Nell'accordo è stata raggiunta anche un'intesa sul Vap, il premio per i dipendenti, che si attesterà in media sui 1.250 euro in contanti e 300 da destinare al welfare: una cifra inferiore rispetto agli anni scorsi, ma che è conforme rispetto alla media del settore.

Noemi

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