Alcedo e Wise cedono gli inchiostri di JK Group all’americana Dover

Assistiti da un team di Ethica Corporate Finance, le sgr Wise e Alcedo hanno ceduto il loro 72% di JK Group, leader mondiale nella produzione e vendita di inchiostri sublimatici per la stampa digitale, alla multinazionale americana Dover.

Il colosso di Wall Street quotato al Nyse si aggiudica così il controllo del 100% del capitale, acquisendo le restanti quote di minoranza dai manager del gruppo. JK Group è nata dall’integrazione tra Kiian Digital, J-Teck3 e Sawgrass Industrial, nel settore degli inchiostri per la stampa digitale con applicazioni tessili e grafiche.

Alcedo e Wise hanno acquisito Kiian insieme ai manager Dennis Wilby, Fabio Festorazzi e Giovanni Lorato, nel dicembre 2012 quando l’azienda comasca fatturava circa 49 milioni di Euro (di cui circa il 40% nel business digitale e circa il 60% nel business serigrafico, quest’ultimo ceduto nel 2014) e realizzava un EBITDA pari a 8,6 milioni di euro.

In questi tre anni Wise e Alcedo, insieme al management, hanno portato avanti un piano industriale che prevedeva la focalizzazione nella crescita del business digitale, operando lungo tre direttrici: investimento nelle operations, incremento della capacità produttiva in Italia e all’estero (per intercettare la domanda di mercato crescente a tassi prossimi al 20% annuo, passato e prospettico); spinta sull’internazionalizzazione, sviluppando la rete commerciale estera e portando l’incidenza dell’export sul fatturato totale dal 75% al 90% e rafforzamento del posizionamento competitivo, anche tramite l’intensificazione dell’attività di ricerca e sviluppo e le acquisizioni.

L’ingresso nel gruppo Dover, si legge in una nota, è per JK Group «il naturale proseguimento di un percorso di crescita e rafforzamento che potrà ora far leva su una piattaforma globale e sulle sinergie con altre società del gruppo attive nel proprio mercato di riferimento e in altri mercati vicini».

Il team di Ethica che ha agito nell’operazione è composto dal socio Fausto Rinallo (nella foto) e dall’associate Stefano Pastore.

Noemi

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