Alex Pavelli compra l’azienda di famiglia con Lbo. Gli advisor
Pavelli, storica società di Vedelago, nel Trevigiano, che produce rimorchi e semirimorchi per veicoli industriali e trasporti eccezionali, è stata acquisita dal 35 enne Alex Pavelli, nipote del fondatore Faustino, grazie all’innovativa formula del leveraged buyout (Lbo), cioè la costituzione di una nuova holding che, con il supporto di partner finanziari esterni, acquista la società madre prendendone il controllo. L’operazione è stata seguita da Andrea Zonta (in foto) con il team della boutique italiana di business strategy & tax advisory Backbone e dallo studio Giacomazzi & Associati.
CHI E’ PAVELLI
Pavelli affonda le radici negli anni Sessanta, quando Faustino Pavelli iniziò a costruire rimorchi agricoli, spinto dalla passione trasmessa dal padre Carlo, già carpentiere durante la seconda guerra mondiale. Risale al 1990 la fondazione della società Pavelli, che segna il passaggio dal settore agricolo a quello dei veicoli per il trasporto su strada. Nel tempo l’azienda è cresciuta: a partire dagli anni 2000, dopo essersi trasferita dall’originario capannone-laboratorio a fianco dell’abitazione di famiglia a una nuova sede produttiva nella zona industriale del paese, si è specializzata nella nicchia dei trasporti eccezionali, in particolare nei semirimorchi ribassati per il trasporto di veicoli pesanti, come autobus e camion. Si è così fatta conoscere prima in tutta Italia, poi oltre i confini nazionali. Nel 2024 Pavelli, che oggi conta circa 20 dipendenti, ha raggiunto i 5,7 milioni di euro di fatturato, di cui più del 50% realizzato all’estero, in particolare nei mercati di tutta Europa, fino in Asia, dove si è costruita una solida reputazione soprattutto in Giappone.
Entrato in azienda nel 2013, Alex Pavelli è divenuto socio nel 2015 con il 10% delle quote. Negli anni più recenti si è manifestata la necessità di un cambio alla guida, dando il via a un’operazione che ha portato il 35enne a diventare ceo e general manager della società, dopo aver acquistato la totalità delle quote attraverso una nuova holding costituita insieme al partner Redi Vyshka, imprenditore che ha recentemente ceduto parte della sua azienda a Milano e che oggi guarda con interesse a nuovi investimenti in Veneto.
I COMMENTI
“Non si tratta solo di un passaggio di testimone, ma della voglia di dar vita a un progetto che porti la preziosa eredità di questa impresa familiare nel futuro. Il piano industriale che stiamo realizzando ha come obiettivo la crescita della produzione, sfruttando le grandi potenzialità dell’azienda e passando da una mentalità di tipo artigianale a una pienamente industriale: abbiamo ordini già programmati fino al dicembre del 2026 e intendiamo incrementare i ritmi, riprogettando il flusso di produzione e accorciando così i tempi di consegna al cliente. Per questo stiamo cercando giovani motivati da assumere, creando un ambiente di lavoro stimolante e positivo, fornendo occasioni di formazione e un giusto compenso. Prosegue inoltre l’espansione all’estero con i recenti accordi siglati con nuovi partner in Germania e nel Regno Unito”, spiega Alex Pavelli, ceo e general manager di Pavelli.
“Per i giovani imprenditori il leveraged buyout è una formula innovativa ed efficace, che consente di acquisire il controllo delle aziende attraverso una nuova società veicolo. Quest’ultima vede al suo interno la presenza di nuovi soci che garantiscono la liquidità necessaria e per i quali il ritorno dell’investimento è garantito dai flussi economici futuri della società target. Come dimostra il caso di Pavelli, questo strumento può spingere giovani volonterosi a intraprendere progetti imprenditoriali anche senza la disponibilità di grossi capitali iniziali, ma con l’appoggio di banche o partner finanziari”, commenta Andrea Zonta, consulente che con il team di Backbone ha seguito l’operazione per conto di Alex Pavelli.