Aumento di capitale da 20 milioni di euro per Credito Lombardo Veneto
L’assemblea straordinaria di Credito Lombardo Veneto (CLV) ha deliberato nel corso della seduta di ieri un aumento del capitale fino alla concorrenza di 20 milioni di euro, già autorizzato da Banca d’Italia, a sostegno del piano industriale 2026 – 2029.
GLI ADVISOR
Credito Lombardo Veneto è stata assistita dal team Strategic Advisory & Corporate Finance di Prometeia in qualità di advisor industriale e finanziario, con un team composto da Simone Lauretti (partner, head of Corporate Finance), Matteo Ghioni (manager), Giulio Lambertini e Giorgia Curci.
I DETTAGLI
L’assemblea ha delegato il Consiglio di amministrazione ad attuare la manovra, che sarà avviata nei prossimi giorni secondo le modalità previste dalla legge e comunicate sul sito della banca. L’aumento di capitale sarà offerto in opzione e prelazione agli attuali soci, con successiva possibilità di sottoscrizione dell’inoptato da parte di nuovi investitori, così da favorire la piena riuscita del rafforzamento patrimoniale. Potenziali nuovi azionisti istituzionali hanno già manifestato la volontà di aderire al progetto di rilancio di CLV.
Una volta chiuso l’aumento di capitale e perfezionato il rafforzamento patrimoniale, sarà sottoposta ai soci una governance ulteriormente rinnovata, in aggiunta al cambio al vertice già realizzato il 29 settembre scorso con la nomina di Paolo Gesa come amministratore delegato.
Nel corso del corrente esercizio la banca ha dovuto registrare rettifiche straordinarie di crediti, legate principalmente all’acquisto di crediti contro cessione del quinto dello stipendio/pensione da un intermediario sottoposto alla vigilanza di Banca d’Italia e attualmente in liquidazione coatta amministrativa. Nel merito, la banca ha intrapreso iniziative legali a tutela degli interessi patrimoniali e reputazionali dell’Istituto.
IL PIANO INDUSTRIALE DI CLV
Il nuovo piano strategico prevede una trasformazione industriale profonda, che combinerà il ruolo tradizionale di banca commerciale del territorio con un posizionamento mirato su aree di finanza specialistica e ad alto valore aggiunto. Gli obiettivi economico-finanziari includono una crescita annua media degli aggregati patrimoniali dell’11%, un ritorno al break-even già nel 2026, con l’obiettivo di generare un ROE del 10% entro il 2029, mantenendo nel contempo adeguati buffer patrimoniali ampiamente superiori ai minimi regolamentari.
Paolo Gesa (in foto), amministratore delegato di CLV, ha commentato: “Il piano 2026–2029 segna una svolta industriale profonda. È un progetto di rilancio ambizioso e sfidante, ma sono convinto che nell’attuale contesto di mercato vi sia spazio per una banca agile, solida e specializzata. L’aumento di capitale ci permetterà di mettere a terra fin da subito le iniziative industriali per costruire una banca profittevole, sostenibile e moderna, a beneficio di tutti gli stakeholder”.