Banca Generali entra nel capitale della fintech Conio e punta sulle criptovalute

Banca Generali ha dato vita a una partnership di carattere societario e commerciale con la fintech Conio, rilevando una quota della società che opera nel settore delle criptovalute attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale per complessivi 14 milioni di dollari.

Conio, ricorda un comunicato della società guidata dall’amministratore delegato e direttore generali Gian Maria Mossa (nella foto), “si posiziona come wallet provider, offrendo servizi di custodia, negoziazione e reporting, al momento focalizzati sul Bitcoin”.

Il settore delle criptovalute a fine novembre capitalizzava 580 miliardi di dollari e Bitcoin costituisce circa due terzi del totale. Gli scambi giornalieri a livello mondiale sono pari a 280 miliardi di dollari, con circa 60 milioni di utenti che negoziano criptovalute con wallet.

Conio “vanta una tecnologia e brevetti esclusivi volti a garantire la sicurezza di custodia e la riduzione di rischio controparte. Questi includono un sistema di custodia di valute digitali multi-firma (su tre chiavi di sicurezza), che potrà essere esteso a qualsiasi moneta digitale in
futuro”.

Conio è stata fondata nel 2015 a San Francisco da Christian Miccoli e Vincenzo di Nicola; oggi serve oltre 150mila portafogli di criptovalute per clientela italiana.

Noemi

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