Cube Labs perfeziona la sottoscrizione di nuove azioni nell’ambito dell’aumento di capitale
Cube Labs, venture builder italiano nel settore delle tecnologie sanitarie quotato su Euronext Growth Milan, ha perfezionato un’ulteriore sottoscrizione nell’ambito dell’aumento di capitale deliberato in data 12 giugno 2024.
Nell’ambito di questa operazione, due investitori professionali e un investitore istituzionale hanno sottoscritto rispettivamente n. 37.500, n. 12.500 e n. 450.000 azioni ordinarie di nuova emissione, ad un prezzo unitario di sottoscrizione di 2,20 euro (di cui 0,03 euro da imputare a capitale sociale ed Euro 2,17 a riserva di sovrapprezzo), per un controvalore complessivo pari a 1,1 milioni di euro. Pertanto, tenuto conto delle azioni già sottoscritte nell’ambito dell’aumento di capitale, il totale delle azioni ordinarie di nuova emissione derivanti dalla ricapitalizzazione ammonta a n. 2.183.350, pari al 98,15% delle azioni complessivamente offerte, per un controvalore complessivo (comprensivo di sovrapprezzo) di 4.803.370 euro. Ad oggi, il capitale sociale di Cube Labs risulta pari ad 668.861,68 euro, suddiviso in 20.035.850 azioni ordinarie prive di valore nominale.
Ricordiamo che lo scorso luglio Algebris Investments ha superato la soglia del 5% di Cube Labs. La sottoscrizione è avvenuta nell’ambito dell’aumento di capitale deliberato in data 12 giugno 2024 dall’assemblea straordinaria degli azionisti di Cube Labs e i cui termini e condizioni sono stati determinati dal Consiglio di Amministrazione del 3 luglio 2024.
IL COMMENTO
Filippo Surace (in foto), fondatore e ceo di Cube Labs, ha così commentato: “Le ulteriori sottoscrizioni di questo aumento di capitale premiano i risultati conseguiti e confermano la crescente fiducia di investitori qualificati nel nostro modello di venture building e nella capacità di Cube Labs di generare valore nel settore delle tecnologie sanitarie. Le nuove risorse raccolte ci consentiranno di accelerare i programmi di sviluppo delle società del portafoglio e di favorire l’accesso al mercato delle tecnologie, generando un impatto concreto nel sistema sanitario”.