Due investitori del design in gara per Emu
Opera sgr si prepara a mettere in vendita Emu, marchio di mobili da giardino guidato dal presidente e amministratore delegato Ernesto Musumeci.
E fra i potenziali interessati, scrive MF Milano Finanza, ci sarebbero due investitori dedicati al comparto. (ICG).
Da un lato Italian Design Brands, la società, avviata lo scorso maggio 2015, deedicata al settore e ideata da Paolo Colonna di Permira e da Fabio Sattin, presidente di Private Equity Partners, che l’anno scorso avevano acquisito, fra le altre, Gervasoni, Very Wood (arredo per hospitality) e Meridiani (arredamenti).
Dall’altro c’è invece Italian Creation Group, newco lanciata dall’ex amministratore delegato di Generali, Giovanni Perissinotto che in portafoglio conta marchi quali Driade e Valcucine e che nelle scorse settimane ha completato un aumento di capitale da 12 milioni di euro. Nella compagine azionaria sono entrati Marco Drago, numero uno del gruppo De Agostini, con il suo veicolo personale Blu Acquario Prima, l’amministratore delegato di Moleskine, Arrigo Berni, e Daria Tinelli di Gorla.
Emu, fondata 65 anni fa dalla famiglia Biscardini, è nel portafoglio di Opera sgr dal 2010 e ha chiuso il 2015 con 28,3 milioni di euro di fatturato (da 26,9 milioni nel 2014), prodotto per oltre il 65% all’estero, e con un margine operativo lordo di 2,4 milioni e una perdita netta di 818 mila euro (dai 1,3 milioni dello scorso esercizio), a fronte di un debito finanziario netto di 5,3 milioni (da 6,7 milioni) e debiti lordi verso le banche per 7,3 milioni (soprattutto verso Unicredit, Intesa Sanpaolo e Mps).