Jp Morgan taglia i costi e nel 2105 segna utili record per 24,4 miliardi

Jp Morgan sorprende il mercato e supera le attese archiviando il 2015 con un utile netto record di 24,4 miliardi di dollari, in aumento del 12,4% rispetto al 2014.

Nel solo quarto trimestre i profitti sono cresciuti del 10,2%, a quota 5,4 miliardi. L’utile per azione è di 6 dollari nell’intero 2015 e di 1,32 dollari nel quarto trimestre, al di sopra degli 1,27 attesi dal mercato.

Sul fronte dei ricavi, il 2015 si è chiuso con 93,5 miliardi di dollari (-2%), mentre il risultato del quarto trimestre è stato di 22,9 miliardi (+1%). Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente common equity tier 1 è all’11,6%.  

A sostenere i conti del gruppo è stata in particolare la buona performance della divisione che si occupa di investment banking, che ha registrato, nell’ultimo quadrimestre dell’anno, ricavi netti per circa 2 miliardi,una crescita dell’80%, soprattutto legata alle minori spese legali, anche se i profitti sono inferiori rispetto all’anno precedente del 4%.  Ottime performance anche del trading, sul quale hanno inciso le «condizioni di mercato, in certa misura più quiete», ha detto l’amministratore delegato Jamie Dimon (nella foto). Inoltre, nell’ultimo trimestre dell’anno, sono diminuite le spese per far fronte alle cause e gli stipendi per i dipendenti. 

Per Dimon «è stato un altro anno record per utile netto e utile per azione» e l’istituto ha «superato tutti gli impegni. La società diventa più sicura e più forte ogni anno continuiamo ad adattare la nostra strategia al nuovo mondo e al raggiungimento di tutti i requisiti. Vediamo ottime opportunità di investimento per il futuro».

 

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