Klaaryo incassa un round da 2,1 milioni di euro

Klaaryo, la startup che ha sviluppato un sistema di recruiting conversazionale basato su WhatsApp e AI, ha chiuso un round di investimento da oltre 2,1 milioni di euro. A guidarlo è stato The Techshop, fondo di venture capital focalizzato su aziende software B2B early stage. Ha partecipato al round anche Frontech, l’acceleratore per le tecnologie di frontiera della Rete Nazionale Cdp che, dopo un primo investimento durante il programma di accelerazione, continua a credere nel progetto con un follow-on, oltre a vari business angel tra cui Ottavio Maria Campigli con alcuni soci di W Executive, i fondatori di Hlpy e Paolo Fois, fondatore e ceo della startuop legaltech Lexroom.

CHI E’ KLAARYO

Fondata da Federico Pedron, Luca Tamborino Frisari e Luigi Adornetto (in foto), Klaaryo ha lanciato un AI Agent nativo WhatsApp trasforma il modo in cui le aziende e le persone si incontrano e interagiscono. E’ una vera e propria evoluzione della Candidate Experience: gli agenti AI, infatti, ascoltano, comprendono, rispondono e accompagnano ogni persona lungo il tutto il percorso di selezione, creando dialoghi autentici e coerenti con i valori aziendali, semplificando i processi HR e potenziando la relazione tra persone e organizzazione.

Quello di Klaaryo è un approccio soft skills-driven: non si limita, infatti, a raccogliere dati di processo, ma interpreta il linguaggio e il comportamento conversazionale per individuare tratti di personalità, motivazioni, valori e predisposizioni relazionali. L’AI diventa, così, uno strumento di empatia, insight e crescita condivisa: ad ogni candidato è garantita un’esperienza semplice, veloce e trasparente.

Il capitale raccolto consentirà a Klaaryo di ampliare il team e accelerare lo sviluppo della piattaforma, rafforzando la posizione di category leader, consolidando il mercato italiano e aprendo nuove countries europee. Leader internazionali nel retail, nel food service e in altri settori ad alto volume hanno già scelto Klaaryo per trasformare il recruiting in una leva strategica, tra questi: La Piadineria, Burger King, Happy Casa, Big Mamma Group, Sicuritalia, così come QSRP (Italia, Belgio, Lussemburgo, UK) e Nordsee in Germania. Ad oggi Klaaryo ha già gestito oltre 300.000 candidature, supportato migliaia di assunzioni e operato in più di 2.000 location in tutta Europa.

I COMMENTI

“In Techshop, abbiamo analizzato decine di aziende HR Tech negli ultimi anni, e raramente abbiamo visto una point solution raggiungere il livello di product-market fit di Klaaryo. L’impatto sul business dei clienti è immediato: più velocità nel pre-screening, meno no-show, recruiter liberati da ore di lavoro ripetitivo e candidati soddisfatti del processo di selezione. Il founding team ha avuto la perseveranza di affinare il prodotto negli ultimi 18 mesi, realizzando una soluzione di AI agentica che funziona e crea valore” – afferma Gianluca d’Agostino, fondatore e managing partner di The Techshop.

“Con l’AI abbiamo trasformato il recruiting in un acceleratore di risultati: tempi di assunzione drasticamente ridotti, meno tempo speso in attività ripetitive quali pre-screening e gestione dei colloqui, con la possibilità di ampliare il focus su iniziative a maggior valore aggiunto, che fanno crescere la professionalità dei colleghi. Klaaryo si è rivelato il partner ideale che ci ha introdotti in una nuova visione del recruiting e dell’employee journey: ha compreso il nostro bisogno di costruzione e gestione del flusso, offrendoci riscontri rapidissimi e una customizzazione puntuale attraverso agenti AI costruiti ‘su misura’. Un vero e proprio momento di svolta sia per la nostra azienda che per tutti i nostri collaboratori”, aggiunge Viola Di Claudio, HR director di La Piadineria.

“Questo aumento di capitale ci consente di accelerare il nostro sviluppo in un momento in cui il mercato del lavoro sta vivendo cambiamenti significativi: da una parte, il 70% delle aziende sta investendo in automazione e AI non per sostituire persone, ma per amplificarne la capacità decisionale e produttiva, dall’altra i candidati e i collaboratori chiedono esperienze migliori, più rapide e dove si sentano coinvolti. Siamo entrati nell’era dei SuperWorker: persone e organizzazioni potenziate da tecnologie intelligenti: un passaggio che il mondo HR, storicamente lento nell’adozione tecnologica, sta affrontando ora. E chi guida oggi, sarà chi attrae e trattiene i talenti domani”, spiega Federico Pedron, ceo e cofondatore di Klaaryo.

valentina.magri@lcpublishinggroup.com

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