La exit di Icf? Perfetta secondo i fondi venditori Progressio e Mandarin

All’indomani dell’annuncio dell’operazione di cessione di Industrie Chimiche Forestali (ICF) da parte di Progressio SGR e Mandarin Capital Partners a EPS Equita PEP Spac, il top management dei due fondi accende i riflettori sull’operazione per dire la sua sull’exit valsa a Borsa Italiana il superamento di quota 100 società quotate sul listino AIM Italia.

La matricola ICF Group, frutto della business combination tra l’ormai ex EPS, quotata all’AIM dall’agosto 2017, e ICF è infatti debuttata sul mercato, proprio quest’anno in cui ICF compie un secolo di vita. Fondata nel 1918 per la produzione di colle per il mercato calzaturiero, l’azienda con quartiere generale a Marcallo con Casone (MI) è oggi uno dei principali operatori nell’ambito degli adesivi destinati al settore calzaturiero, all’automotive e al flexible packaging, con un giro d’affari superiore agli 80 milioni di euro e una presenza commerciale in oltre 70 Paesi. Attiva anche nella produzione di tessuti per puntali e contrafforti per i settori calzaturiero e pelletteria, ICF è guidata dall’amministratore delegato Guido Cami, anch’egli azionista della società.

Per Angelo Piero La Runa, Senior Partner di Progressio SGR, e anima dell’operazione insieme al managing partner Filippo Gaggini, “Industrie Chimiche Forestali rappresenta un’eccellenza italiana in grado di guadagnare anno dopo anno quote di mercato a livello globale grazie ad un management team eccezionale e ad una struttura tecnico-produttiva di altissimo livello che realizza prodotti al 100% made in Italy”. E specifica: “Siamo felici che l’esito del nostro investimento sia la quotazione di ICF e la sua trasformazione in una public company, che vede proprio nel management team uno dei principali azionisti. Riteniamo che l’intensa attività svolta in questi anni dalla compagine sociale uscente in termini di investimenti sull’apparato industriale, ampliamento della struttura organizzativa e scouting di operatori del settore che potrebbero aggregarsi con successo a ICF, rappresentino basi molto solide per consentire alla società di creare valore nel corso dei prossimi anni”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Lorenzo Stanca, managing partner di Mandarin Capital Paprtners che ha lavorato sul dossier insieme al partner Andrea Tuccio: “Da quando abbiamo investito in ICF abbiamo supportato il management nel suo percorso di crescita che gli ha permesso di espandersi internazionalmente raggiungendo livelli di fatturato importanti e diventando leader nel settore degli adesivi e dei tessuti speciali. Riteniamo che l’ingresso di ICF sul mercato AIM rappresenti un passaggio importante per la società che conferma l’ottimo lavoro svolto in questi anni”. L’operazione è valsa ai due fondi quasi 70 milioni di euro (69.075.000, per l’esattezza).

Noemi

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