M&A, boom di deal in Italia nel 2025. Lo certifica Goldman Sachs
I volumi di M&A in Italia da inizio anno a oggi sono superiori a quelli del 2023 e del 2024. Lo rileva un’analisi condotta da Goldman Sachs e presentata oggi a Milano da Marco Paesotto, co-head of investment banking in Italia; Edoardo Ravà, co-head of investment banking in Italia; Giuseppe Pipitone, head of M&A in Italia di Goldman Sachs.

A fare la parte del leone sono stati i grandi deal: il 51% di essi aveva un valore compreso tra 5 e 25 miliardi di dollari. Le tre operazioni più significative sono state l’acquisizione di Mediobanca da parte di Banca Mps, quella di Iveco Group da parte di Tata Motors e la joint venture della divisione spaziale di Leonardo con quelle di Airbus e Thales.
A trainare l’M&A nel nostro paese sono state: la stabilità politica; i bassi costi dei finanziamenti; una crescita organica più bassa delle imprese, che hanno cercato di compensare ricorrendo alla crescita per linee interne; la disponibilità di capitali per effettuare operazioni. Tutti questi elementi hanno contrastato il freno ai deal riconducibile alle incertezze geopolitiche.
Le prospettive per l’M&A sono ancora migliori per il 2026. Considerato che la lunghezza tipica dei cicli è di 7 anni, il periodo positivo attuale potrebbe durare per molti anni ancora. Inoltre, attualmente vi è una grossa pipeline di operazioni sul mercato.
IL RUOLO DI GOLDMAN SACHS NELL’M&A
Goldman Sachs detiene una quota di mercato del 41% della M&A League table, con 582 operazioni, per un valore complessivo dei deal di 573 miliardi di dollari. Inoltre, la banca d’investimento ha seguito 9 sui 10 maggiori deal condotti da inizio anno in Italia e detiene una quota di mercato del 57%. Nell’area Emea, la quota di mercato scende al 44%, mentre a livello mondiale è del 34%.