Mediobanca Private Banking lancia con Russell Investments programma investimenti in private markets

Mediobanca Private Banking amplia l’offerta in investimenti illiquidi dedicati alla clientela private con Mediobanca Private Markets Fund III, la terza edizione del programma di investimento nato dalla collaborazione con Russell Investments.

Dopo gli oltre 250 milioni di dollari raccolti con i primi due fondi, si legge in un comunicato, “la nuova strategia – in collocamento fino al 30 settembre – si sviluppa su tre comparti principali: mercato secondario, strategie distressed e opportunità in settori industriali con dislocations“.

Il portafoglio “sarà costruito in modo da sfruttare le opportunità presenti sul mercato che si creeranno in particolare nei fondi di vintage in maggior sofferenza. Al contempo verrà mantenuto un elevato livello di diversificazione in termini di asset class, settore e geografie con un focus sui mercati più efficienti, come il Nord America e l’Europa e in maniera più selettiva l’Asia”.

“Nel mercato americano, oggi il più maturo nei private markets, circa il 20% dei portafogli è destinato a investimenti diretti in aziende o fondi di private equity”, dichiara Angelo Viganò, head of Mediobanca Private Banking. “Questo comparto potrà avere anche in Italia ampi margini di crescita: la crisi economica e finanziaria indotta dal Covid-19 ha infatti ulteriormente evidenziato le potenzialità dei capitali privati a supporto dell’economia reale. La storia ci dice che gli investimenti fatti nei periodi di recessioni hanno potenzialmente rendimenti superiori agli anni precedenti. Questo è il miglior momento degli ultimi dieci anni per investire in private markets”.

Luca Gianelle (nella foto), managing director Russell Investments, Italia, aggiunge: “Il programma di investimento sui mercati privati sviluppato in questi anni con Mediobanca Private Banking si arricchisce ulteriormente con una tempestiva strategia disegnata per cogliere le nuove opportunità createsi a causa del Covid-19. In contesti come quello attuale tipicamente si assiste ad un aumento della già ampia dispersione dei risultati tra i diversi gestori che investono nei mercati privati, per cui è ancora quanto mai opportuno costruire un portafoglio efficiente e ben diversificato tra fondi che meglio possano interpretare il ciclo corrente degli investimenti”.

Noemi

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