Mps, nel capital plan la strada dell’m&a. Alternativa aumento da 2,5 miliardi
Il capital plan verrà inviato alla Bce, come richiesto nella decisione finale di Francoforte lo scorso 28 dicembre, riguardo ai requisiti patrimoniali Srep. “Il capital plan è stato predisposto avendo presente l’obiettivo di trovare una potenziale soluzione strutturale per la banca, inclusa un’operazione di m&a con un partner di primario standing”, si legge nel documento.
Soluzione che “è in linea con il commitment assunto dal governo italiano nel contesto del piano di ristrutturazione 2017-2021 e recentemente ribadito nel Dpcm del 16 ottobre 2020, nel cui ambito viene segnalato opportuno avviare un processo di dismissione della partecipazione detenuta dal ministero nel capitale sociale di Mps, da realizzare con modalità di mercato e anche attraverso operazioni finalizzate al consolidamento del sistema bancario”.
Intanto, “sulla base delle prime interlocuzioni intercorse con DG Comp, la banca dovrà presentare ulteriori misure di compensazione per il mancato rispetto di alcuni commitment definiti nel piano di ristrutturazione 2017-2021. L’approvazione della revisione del piano da parte di DG Comp costituisce un prerequisito alla realizzazione del rafforzamento patrimoniale di Mps, che, inoltre, dovrà essere approvato anche dalla Bce per quanto di sua competenza. Le interlocuzioni con entrambe le autorità sono in corso”.