Piacere, sono un fondo pensione
di Nicola Barbiero*
Come previsto dalle migliori tradizioni, si inizia con le presentazioni: un po’ per rompere il ghiaccio con l’interlocutore e un po’ per iniziare a dire qualcosa di sé. In questa occasione non vogliamo certo essere da meno, quindi si allunga il braccio e a mano aperta: “Piacere, sono un fondo pensione!”.
Solitamente, oltre all’iniziale stretta di mano, dal primissimo approccio si capiscono alcune delle principali caratteristiche della persona con cui abbiamo a che fare (maschio, femmina, attento o meno al proprio aspetto e via dicendo) che ci aiutano, anche inconsciamente, a calibrare il modo con cui interagire; questa volta la scena è diversa e solo la curiosità di approfondire la reciproca conoscenza ci permetterà di capire e sviluppare il rapporto.
Diventa utile sapere quindi che in Italia ci sono diversi tipi di fondi pensione le cui differenze non si trovano tanto in funzione dell’obiettivo che ciascuno di essi si pone (costruire un reddito nel momento in cui gli iscritti terminano il periodo lavorativo) ma nei mezzi che vengono utilizzati per raggiungerlo: sotto questo aspetto cominciamo a fare una prima e importante distinzione tra casse di previdenza e fondi pensione complementari.
Lasciando ai successivi approfondimenti il dettaglio delle caratteristiche dei due operatori, questo distinguo ci permette di capire la necessità di adottare un approccio diverso in base a chi ci troviamo davanti, perché?
Il motivo è presto detto, entrambi trattano il tema previdenziale il primo (le casse di previdenza) rappresenta il “primo pilastro” dei principali ordini di professionisti in Italia, il secondo (i fondi pensioni complementari) rappresentano la pensione aggiuntiva o “secondo pilastro”, complementare a quanto fornito del “primo pilastro”.
tra di loro c’à una differenza non da poco sia per quanto riguarda le masse gestite (più consistenti nel primo caso), sia se guardiamo i limiti d’investimento che la normativa ha introdotto per questi due soggetti: decisamente più vincolanti per i fondi pensione complementari rispetto alle casse di previdenza. È un problema o un’opportunità? A ciascuno l’ardua sentenza.
Il ghiaccio ora è rotto, vediamo cosa si nasconde sotto.
*Cfo di un fondo pensione negoziale