Risiko bancario,tutti i nomi degli advisor legali e finanziari coinvolti
di valentina magri
L’autunno caldo del settore bancario sta cedendo il passo a un’estate bollente. In principio fu Unicredit, che nel settembre 2024 ha rilevato per 1,5 miliardi di euro il 9% di Commerzbank, di cui il 4,49% dal governo tedesco e il restante dal mercato. Nel dicembre 2024 Unicredit ha incrementato ulteriormente la sua presa sulla banca tedesca, raggiungendo una quota del 28%.
Due mesi dopo, nel novembre 2024, la banca milanese lanciò un’ops su Banco Bpm. Che a sua volta, ha lanciato un’opa su Anima Holding tramite la controllata Banco Bpm Vita. Ora potrebbe aprirsi anche un contenzioso legale tra Banco Bpm e Unicredit dopo che quest’ultima ha chiesto e ottenuto dalla Consob la sospensione di 30 giorni dell’ops a seguito delle prescrizioni imposte dalla presidenza del Consiglio con il decreto golden power. Bpm ha già minacciato di fare ricorso al Tar contro la delibera di Consob.
I movimenti nel settore bancario sono proseguiti nel 2025, che si è aperto con altre due operazioni ostili. A inizio gennaio Banca Ifis ha lanciato un’opas su Illimity Bank, tuttora in corso, con conclusione prevista entro settembre 2025 e Banca Sella Holding, ha già aderito con il suo 10% del capitale di Illimity. A fine gennaio, Banca Mps ha annunciato un’opas volontaria su Mediobanca, che detiene il 13,1% di Generali. L’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) il 20 maggio scorso ha dato il via libera a Monte dei Paschi per l’acquisizione indiretta del 13% di Generali detenuto da Mediobanca che si realizzerà in caso di successo dell’ops lanciata da Siena sulla banca di piazzetta Cuccia. La sua controllata Banca Generali si è mossa invece a fine gennaio, chiudendo con successo un’opa su Intermonte. Sempre a fine gennaio, Mediocredito Centrale ha venduto a Banca del Fucino il l’85,3% di Cassa di Risparmio di Orvieto. Non sono mancate le sorprese a febbraio, quando Unicredit ha rilevato il 4,1% di Generali. Che si somma allo 0,6% già detenuto dai clienti di Unicredit, che hanno portato la banca milanese a quasi il 5% del Leone di Trieste. Che dal canto suo, nel gennaio scorso ha firmato un accordo non vincolante che prevede una joint venture con Bpce, capogruppo del gestore francese Natixis. Ammesso che il Governo non blocchi l’operazione invocando il golden power. Sempre a febbraio 2025, Bper Banca ha lanciato un’ops su Banca Popolare di Sondrio. L’ultimo colpo di scena risale al maggio 2025, quando Mediobanca ha lanciato un’ops su Banca Generali. Infine, il 29 maggio scorso Unicredit ha acquisito un ulteriore 9,7% di Alpha Services and Holdings, la holding che controlla la greca Alpha Bank. Con questa operazione, la partecipazione complessiva di Unicredit in Alpha Bank raggiungerà circa il 20%. UniCredit ha inoltre annunciato l’intenzione di superare la soglia del 10% e salire fino al 29,9% del capitale della banca ellenica.
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