Round da 5,1 milioni di euro per la startup italiana PhotonPath

PhotonPath, startup deeptech e spin-off del Politecnico di Milano, attiva nel settore della fotonica integrata, ha chiuso un round di finanziamento serie A del valore complessivo di 5,1 milioni di euro.

A questo secondo round della startup, avviato nel 2024, hanno partecipato investitori istituzionali e industriali, con Join Capital in qualità di lead investor, affiancato da Deep Ocean Capital, attraverso i fondi Deep Blue Ventures (DBV) e Deep Blue Ventures Space (DBVS), e Levante Capital, già attivi nella prima tranche. Questi si sono uniti alla compagine azionaria composta da RoboIT, il tech transfer hub del fondo Tech Transfer di Cdp Venture Capital, nonché da 360 Capital e Brembo Ventures, consolidando così una compagine societaria contraddistinta da competenze finanziarie, industriali e strategiche.

COME SARA’ IMPIEGATO IL ROUND

Il capitale acquisito sarà dedicato al rafforzamento della capacità produttiva e all’incremento delle attività interne di calibrazione e controllo qualità, imprescindibili per sostenere l’espansione commerciale e tecnologica prevista nel prossimo biennio. Parallelamente, PhotonPath si propone di potenziare il proprio team commerciale e di accelerare lo sviluppo della roadmap prodotti, ampliando il portafoglio attuale con soluzioni innovative per reti ottiche, monitoraggio industriale e infrastrutture intelligenti, oltre che nuove e importanti applicazioni aerospaziali. Tale strategia intende consolidare la leadership nel panorama europeo e internazionale, garantendo risposte tecnologiche di eccellenza alle crescenti esigenze di digitalizzazione e sostenibilità.

I COMMENTI

“Questo traguardo di finanziamento rappresenta un punto di svolta strategico per PhotonPath. Ora disponiamo delle risorse e dei partner necessari per scalare le nostre soluzioni fotoniche ad alte prestazioni, espanderci a livello internazionale e servire settori critici con la precisione e la flessibilità che questi richiedono”, dice Douglas Aguiar, ceo e co-fondatore della startup.

“PhotonPath sta affrontando una delle sfide più critiche dell’era digitale, superando i limiti dell’elettronica tradizionale per rendere possibile un’acquisizione e un rilevamento dati più rapidi ed energeticamente efficienti. La loro missione di trasformare le modalità di comunicazione ottica e di monitoraggio delle infrastrutture risponde a esigenze di mercato urgenti e ha il potenziale di rivoluzionare diversi settori industriali”, afferma Jan Borgstädt, partner di Join Capital.

“Con l’approvazione definitiva della nuova Legge Spazio da parte del Senato, l’Italia compie un passo fondamentale verso la costruzione di un ecosistema che possa divenire più strutturato, in termini di filiera industriale, correttamente regolato e quindi pronto a contribuire sulla scena europea dell’innovazione tecnologica di settore, sempre più in rapida crescita. Si apre così una fase nuova da non perdere per il nostro Paese, e per tutti gli stakeholder di settore, che crea le condizioni per valorizzare realtà d’eccellenza come PhotonPath e accompagnarle in percorsi di crescita e internazionalizzazione. Come Deep Ocean Capital siamo orgogliosi di contribuire a questa evoluzione e di sostenere, attraverso l’investimento dei nostri due primi fondi DBV e DBVS, una delle startup italiane più promettenti nel campo del deeptech e della fotonica integrata. PhotonPath rappresenta un esempio concreto di come ricerca, visione industriale e capacità imprenditoriale possano generare tecnologie di frontiera ad alto impatto in Europa, partendo dall’Italia e con comprovata rilevanza globale”, dichiara Emilia Garito, fondatrice e presidente di Deep Ocean Capital.

Per Deep Blue Ventures, PhotonPath rappresenta uno degli otto investimenti conclusi nel primo anno e mezzo di attività, mentre per il fondo Deep Blue Ventures Space – fondo dedicato all’ Aerospazio – è il primo co-investimento con Deep Blue Ventures, fondo nato per sostenere spin-off e più in generale iniziative di innovazione nei settori della sanità, dell’aerospazio e della sostenibilità con particolare focus sulle tecnologie dell’intelligenza artificiale, delle cyber technology, della fotonica e del quantum computing. Tra gli investitori di Deep Blue Ventures vi sono il Fondo europeo per gli investimenti (Fei), parte del Gruppo Bei, e Cdp Venture Capital sgr tramite il suo fondo di Technology Transfer in qualità di corner investor, mentre l’investitore unico di Deep Blue Ventures Space è Cdp Venture Capital sgr sempre tramite il suo fondo di Technology Transfer. Tra i partner figurano Leonardo, Esa (European Space Agency), I3P (l’incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino), Cnr, Gdmh (Fondazione Policlinico Gemelli) e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).

valentina.magri@lcpublishinggroup.com

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