Setefi, da Intesa Sanpaolo alla cordata Advent Bain Clessidra per 1,035 miliardi
Dopo le indiscrezioni della scorsa settimana, arriva l’annuncio ufficiale.
I private equity Advent International, Bain Capital Private Equity e Clessidra, ha firmato un accordo definitivo per l’acquisizione di Setefi Services e Intesa Sanpaolo Card da Intesa Sanpaolo per un equity value pari a 1,035 miliardi di euro (per una plusvalenza, secondo quanto calcolato da Reuters sui conti 2016 di Intesa, pari a 895 milioni). I player, lo scorso anno, hanno rilevato il controllo dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (Icbpi), attraverso il veicolo Mercury UK Holdco Limited.
L’operazione è soggetta alle consuete autorizzazioni regolamentari e il closing è previsto entro la fine di quest’anno.
ISP Processing, si legge nella nota, sarà acquisita e gestita come entità separata da ICBPI e dalle sue controllate. Tuttavia nel tempo si creeranno significative opportunità per la condivisione delle best practice, l’incremento del know-how operativo e il miglioramento dei servizi e del livello di innovazione per i clienti di ICBPI, di Intesa Sanpaolo e per il mercato italiano nel suo complesso.
“Questa operazione – ha commentato Luca Bassi (nella foto), managing director di Bain Capital – riveste una rilevanza strategica in quanto apporta la principale banca commerciale italiana al nostro portafoglio clienti e ci offre grandi capacità di migliorare i servizi e l’innovazione sia per i clienti di ICBPI che di ISP Processing”.
Insieme, le due piattaforme supportano un portafoglio completo di prodotti che comprende un’ampia gamma di carte di pagamento per i clienti finali di Intesa Sanpaolo, tra le quali Carta Sì. Per Icbpi, che stando ai i dati trimestrali pubblicati lo scorso venerdì ha chiuso il 2015 con ricavi di 162,1 milioni (+0,6%), commissioni e ricavi da servizi a 150,8 milioni (+4,6 %), ebitda di 46,3 milioni (+5,3.%), rappresentano dunque un asset importante.