Via libera della Commissione Ue all’ops su Banco Bpm di Unicredit. Che valuta comunque di ritirarla
La direzione generale della concorrenza (Dgcomp) ha autorizzato l’ops lanciata da Unicredit il 25 novembre scorso su Banco Bpm. L’ha reso noto ieri sera la banca guidata dal ceo Andrea Orcel (in foto). Il via libera europeo è subordinato all’attuazione di impegni volti a risolvere le tematiche concorrenziali connesse all’operazione, in particolare la cessione a operatori qualificati di 209 filiali di Banco Bpm.
La sospensione del periodo di adesione dell’offerta per 30 giorni, disposta dalla Consob lo scorso 21 maggio, avrà termine in data 21 giugno 2025 e, pertanto, fatto salvo ogni diritto di Unicredit, il periodo di adesione riprenderà a decorrere dal prossimo 23 giugno 2025.
IL POSSIBILE RITIRO DELL’OPS DI UNICREDIT SU BANCO BPM
Ma la prosecuzione dell’ops resta a rischio. il ceo di Unicredit in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano “la Repubblica” ha ventilato l’ipotesi di un ritiro dell’ops su Banco Bpm. “Abbiamo fatto e continuiamo a fare di tutto, ma se non riusciremo a risolvere, come probabile, ci ritireremo. Il nostro ricorso al Tar è un fatto di tutela giuridica, per il nostro Cda e la nostra società”.
Nel caso in cui l’istituto di Piazza Gae Aulenti non dovesse chiudere le operazioni di M&A, “Unicredit continuerà a eseguire con disciplina la propria strategia. Che non si basa su fusioni e acquisizioni, bensì su un piano di continua trasformazione che porteremo a termine . Il futuro per noi è molto luminoso con o senza M&A”, ha concluso Orcel.