Il Fatto Quotidiano verso la Borsa, raccolta attesa tra i 4,6 e i 5,6 milioni

Il Fatto Quotidiano, attraverso la holding Società Editoriale Il Fatto (Seif), prosegue con l’iter di quotazione con la presentazione a Borsa Italiana della Comunicazione di Pre-Ammissione per la quotazione sul mercato AIM Italia.

Il collocamento è strutturato attraverso un’offerta in vendita di azioni proprie per complessive 6,4 milioni di azioni, pari al 25,7% del capitale sociale e warrant denominati “Warrant SEIF 2019-2021″ nel rapporto 1 a 1. La forchetta di prezzo delle azioni è stata fissata tra o,72 e 0,88 euro per azione, per una raccolta che va dai 4,62 e 5,65 milioni e una capitalizzazione pre-market di 18-22 milioni.

Nel processo di ammissione alla quotazione la Società è affiancata da Advance SIM nel ruolo di Nomad e Joint Global Coordinator, da Fidentiis nel ruolo di Joint Global Coordinator e da Emintad Italy in qualità di financial advisor. Directa SIM è l’intermediario finanziario incaricato della ricezione ordini segmento retail.

I proventi rivenienti dalla vendita di azioni proprie serviranno a supportare il piano di crescita di SEIF, che la vede impegnata in una strategia di sviluppo digitale e data driven, e nella diversificazione del portafoglio di prodotti con particolare attenzione alla produzione televisiva e allo sviluppo della piattaforma di contenuti per la Web TV Loft.

Oggi l’azionariato della Società Editoriale Il Fatto che controlla Il Fatto Quotidiano vede come primo azionista la presidente e amministratore delegato Cinzia Monteverdi con il 16,26% del capitale. Una quota uguale è detenuta da Antonio Padellaro, seguito da Chiare Lettere ed Edima con l’11,34% ciascuno, da Francesco Aliberti con il 7,35%, da Marco Travaglio (nella foto) con il 4,88%, da Peter Gomez con il 3,25% e da Marco Lillo con il 2,44%.

La società ha chiuso il 2017 con un fatturato di 26,1 milioni, un Ebitda di circa 2,4 milioni e una liquidità pari a 6,7 milioni, con un risultato netto pari a 618 mila euro. Il 2018 dovrebbe andare in archivio con ricavi vicini a 30 milioni.

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