5 FONDI IN GARA PER DEOLEO
Il consiglio di amministrazione della spagnola Deoleo ha deciso di raccomandare agli azionisti della società di accettare l'offerta del fondo di private equity britannico Cvc Capital Partners. Lo dice una fonte vicina all'operazione. L'offerta di Cvc Cp valorizza Deoleo 439 milioni di euro, pari a 0,38 euro per azione e quindi al di sotto dell'attuale valore di borsa attorno a 0,42 euro. A cedere le proprie quote sono in primo luogo due banche nazionalizzate, Bankia con il suo 18,6% e Banco Mare Nostrum con il 4,8%. A loro si sono affiancate le banche private Caixabank che detiene il 5,28% e Kutabank con il 4,8%. Ma queste ultime, secondo alcune fonti, dopo che il governo spagnolo ha manifestato l'interesse ad acquisire una quota di minoranza stanno ipotizzando un ripensamento circa la vendita. Il governo azionista potrebbe infatti fare da catalizzatore per altri soci, come la cooperativa dell'olio Dcoop, per creare un patto di controllo, scelta che disincentiverebbe gli investitori esteri. L'offerta di Cvc che oggi il consiglio analizzerà contiene anche altre condizioni. Secondo una fonte a diretta conoscenza delle trattative, l'offerta include un aumento di capitale da 100 milioni di euro e la concessione di un prestito-ponte per aiutare Deoleo a rinegoziare il proprio debito di circa 500 milioni di euro.
GOVERNI IN CAMPO, QUADRO IN EVOLUZIONE In questo quadro in movimento per la mossa del governo spagnolo si inserisce quella di Matteo Renzi che ieri ha rivendicato parità di trattamento per l'offerta del Fondo Strategico Italiano. La scorsa settimana ministri dell'esecutivo spagnolo avevano dichiarato di non voler bloccare offerte estere, ma anche la propria contrarietà all'ipotesi di spezzettamento di Deoleo. La presa di posizione chiama in causa Fsi, che, vista la sua missione rivolta alle società italiane, potrebbe essere interessato ai soli marchi Bertolli, Carapelli e Sasso, oggi in possesso del colosso spagnolo dell'olio. "Così come qualche anno fa le aziende italiane hanno venduto l'olio alla Spagna, se oggi il Fondo Strategico Italiano o altre aziende italiane si vogliono ricomprare quelle aziende sul libero mercato hanno il sacrosanto diritto di farlo. Ne parlerò con il mio amico (Mariano) Rajoy", ha detto ieri il presidente del Consiglio italiano. Deoleo, prima azienda del mondo per evendita di bottiglie d'olio d'oliva, fanno capo anche molti altri marchi, a partire dallo spagnolo Carbonill. Se nessuno dei soci venditori tornasse sui suoi passi, la quota in vendita supererebbe il 30% e quindi implicherebbe per il compratore il lancio di un'Opa sull'intero capitale. Oltre a Cvc e a Fsi sono in gara Carlyle, Rhone Capital e Pai Partner, secondo quanto risulta a fonti vicine alla situazione.