Alantra avvia il team Equity con due nuovi ingressi

Alantra, investment bank globale specializzata nelle medie imprese, punta sul mercato dei capitali italiano. Guidata nel nostro paese da Lorenzo Astolfi (nella foto), la società ha dato vita a un team Equity, guidato dal partner Stefano Bellavita (foto in basso), del quale faranno parte due new entry, entrambi provenienti da Intermonte, ossia Patrizia Rossi (foto a sx) e Jacopo  Tagliaferri (foto a sx)specializzati rispettivamente nel corporate broking e nella ricerca azionaria.

Nel dettaglio, Rossi, quale responsabile del corporate, avrà il compito di sostenere gli imprenditori nella strategia della quotazione con uno sviluppo dell’equity e nella costruzione di relazioni qualificate con gli investitori istituzionali delle principali piazze finanziarie europee. La professionista entra nel team dopo un’esperienza di oltre 17 anni in Intermonte.

Dal canto suo Tagliaferri avvierà le attività di ricerca indipendente di Alantra per offrire un supporto agli imprenditori del territorio italiano e ai clienti istituzionali con una ricerca indipendente accurata per guidare al meglio nelle scelte di investimento al fine di creare valore per tutti i clienti.

Con oltre 15 anni di esperienza nella ricerca sulle mid cap, Tagliaferri inizia la propria carriera come analista presso Moody’s nel 2005, dopo un periodo come analista buy side presso un asset management francese passa poi in Centrobanca come analista di ricerca Equity. Nel 2008 entra in Intermonte dove si specializza nelle medie imprese sino a guidare il team di ricerca.

“Come Alantra abbiamo già dei team di equity in Spagna e in Regno Unito, quello italiano è il terzo polo del gruppo a livello globale”, spiega Bellavita a financecommunity.it, aggiungendo che “l’obiettivo è accompagnare le medie imprese del made in Italy, un target compreso dai 30 ai 300 milioni di valore che è quello tipico del nostro gruppo, che vogliono quotarsi e crescere 

sul mercato”. Un segmento che per Bellavita è “poco presidiato” in quanto “la maggior parte degli operatori guarda ad aziende più piccole, mentre noi puntiamo a non scendere sotto i 10 milioni di collocato”. inoltre “vogliamo lavorare su poche operazioni ma di grande qualità, così come di qualità deve essere l’attività di ricerca svolta dal nostro team”. Da marzo inoltre il gruppo sarà operativo anche come nomad e pertanto l’idea è crescere ancora: “Entro fine anno puntiamo a costruire una squadra di sei o sette professionisti”, spiega. 

Per Bellavita dietro alla scelta di Alantra di avviare un team dedicato all’equity ci sono due ragioni. La prima è la “tanta liquidità in circolazione legata soprattutto ai Pir, che da soli lo scorso anno hanno raccolto circa 12 miliardi. Questi strumenti – spiega- hanno stravolto il panorama finanziario italiano: se prima era difficile quotare una pmi per l’assenza di compratori interessati, adesso ci sono molti più investitori disposti a puntare su queste aziende”. Di conseguenza era “naturale per noi completare l’offerta di servizi”. Qui sta la seconda ragione. Come osserva il professionista, “ormai la tendenza di banche e advisor è quella di dedicarsi a più attività. La leva è quella del cliente finale, ossia l’imprenditore, che deve avere la possibilità di scegliere se quotarsi, emettere debito o comprare un’altra società. Una boutique che vuole parlare all’imprenditore deve poter offrire tutti questi servizi”.

A tal proposito, il partner non esclude nel prossimo futuro un rafforzamento italiano anche sul fronte debito, “attività che noi facciamo già in altri Paesi in maniera strutturata”, mentre è categorico sulla spac: “Al momento non ci interessa”.

Alantra a oggi è Partner Equity Markets di Borsa Italiana del Programma Elite. La società, quotata alla Borsa di Madrid e con 560 milioni di capitalizzazione, è presente in 22 Paesi, il cui capitale fa capo per il 70% ai manager-soci e il restante 30% al mercato. 

Noemi

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