Banca Ifis si aggiudica Ge Capital Interbanca per 160 milioni

Dopo una gara che ha visto la partecipazione di diversi pretendenti, alla fine è Banca IFIS ad aggiudicarsi  il Gruppo GE Capital Interbanca messo in vendita da Ge Capital.

Alla banca guidata da Giovanni Bossi (nella foto), affiancata nell’operazione da Banca IMI e KPMG Advisory Corporate Finance, va dunque il 99,99% di GE Capital Interbanca, comprese le relative società attive nel factoring, nel leasing (finanziario e operativo) e nel lending, per un prezzo concordato pari a 160 milioni di euro – scelto sulla base di un meccanismo di adeguamento del prezzo basato sulla differenza del valore del patrimonio netto tra il 31 dicembre dello scorso anno e il momento della conclusione.Buona parte di queste risorse verrà cash dalla “rilevante” liquidità di Banca IFIS, mentre una parte deriverà dalla cartolarizzazione di alcuni asset di GE Capital Interbanca. 

Nel dettaglio, le linee strategiche dell’acquisizione prevedono, per la parte lending, il run-off delle posizioni non redditizie e la capitalizzazione dell’expertise delle risorse di GE Capital Interbanca per nuovi impieghi in favore delle PMI e opportunità di nuovi sviluppi in contesti di nicchia (es. restructuring e specialty finance) con particolare attenzione alla gestione del rischio di credito. Nel factoring è invece prevista l’integrazione del segmento nelle attività di Banca IFIS, per la quale esso rappresenta il core business, con unificazione dei processi operativi e delle reti commerciali; mentre verrà rafforzato il leasing finanziario e operativo.

L’acquisizione, che non prevede aumento di capitale, porterà anche al rimborso integrale del debito di GE Capital Interbanca nei confronti di GE Capital, per un impegno per la banca pari a 2 miliardi di euro. 

Questa acquisizione segue l’obiettivo di Banca IFIS di “rafforzare la struttura e i business esistenti con attività complementari” e soprattutto di “costituire l’operatore italiano leader nella specialty finance dedicato al supporto finanziario alle micro, piccole e medie imprese italiane”, si legge nella nota. Con questa operazione inoltre l’attività core di Banca IFIS si estenderà a due nuovi segmenti, il leasing e il lending, oltre che si rafforzerà il factoring.

Inoltre l’ingresso di GE Capital Interbanca nella società, evidenzia Bossi, “realizza inoltre un rilevante ulteriore rafforzamento patrimoniale che ci consentirà di sostenere la crescita nel lungo termine”.

GE Capital Interbanca, al 31 dicembre 2015, ha registrato a livello consolidato un margine di intermediazione pari a 87,3 milioni di euro e una perdita d’esercizio di 44,6 milioni, legato, riferisce la nota, principalmente alle rettifiche di valore apportate ai crediti verso la clientela, relative in prevalenza al portafoglio lending della banca.

Il debito interaziendale di GE Capital Interbanca verso GE Capital alla fine del 2015 era di 2,395 miliardi di euro mentre il totale del capitale e delle riserve al 31 dicembre 2015 era pari a 1.059,2 milioni di euro con CET 1 Ratio pari al 25,7% e Total Capital Ratio pari al 25,9%. Il livello di copertura delle sofferenze nette era pari al 78% mentre quello delle posizioni deteriorate era del 69,9%.

Per Banca IFIS,  l’acquisizione di GE Capital Interbanca non comporterà variazioni significative dalle attuali 500 unità impiegate a livello di gruppo. Nella gestione della società acquisita Banca IFIS applicherà inoltre la propria virtuosa modalità di efficientamento dei costi del personale e delle spese amministrative. Alle attuali sedi di Venezia Mestre (direzione generale), Firenze (Banca IFIS Area NPL) e Bologna (Fast Finance) e alle altre 28 filiali commerciali di Banca IFIS presenti in tutta Italia, si aggiungeranno la sede a Milano, in Corso Venezia 56, attuale sede di GE Capital Interbanca e gli attuali presidi del Gruppo GE Capital Interbanca sul territorio nazionale. Il closing dell’operazione è subordinato all’autorizzazione delle Autorità di Vigilanza e dell’Autorità Antitrust. 

Noemi

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