LAZARD SUL DOSSIER MILAN, L’IPOTESI THAILANDESE È LA PIU’ ACCREDITATA
La partita per il 30% del Milan potrebbe giocarsi il Tahilandia. L'imprenditore Bee Taechaubol (nella foto), assistito da Rothschild, ha infatti incontrato lo scorso giovedì il presidente della squadra Silvio Berlusconi ottenendo la firma di un memorandum of understanding. Sul piatto 250 milioni per una quota intorno al 25% -30% della società. L'accordo, secondo quanto riporta il memorandum, dovrebbe essere confermato entro maggio, altrimenti Berlusconi dovrebbe pagare una penale del 10% della somma, 25 milioni di euro. Secondo fonti vicine all'operazione, sarebbero diversi gli interessati al dossier ma la via tahilandese dovrebbe essere la più accreditata.
No comment da parte di Fininvest, il quale però ha ingaggiato Lazard, con l'ad per l'Italia Marco Samaja e Romualdo Cirillo, che ha già curato la trattativa Inter fra Moratti e Thohir, per vagliare tutte le ipotesi, tra le quali quella dell’ingresso in società di uno sconosciuto miliardario cinese. Proprio il fatto che Berlusconi stia trattando su più tavoli, e che questo preliminare gli consenta di fissare il valore intero del Milan, circa 800 milioni di euro, sembrerebbe aver spinto il gruppo di Mr B, questo il modo in cui il tycoon viene chiamato in patria, a pretendere una penale in caso di recesso nella volontà di vendere quella quota.
Secondo altre fonti a seguire il dossier ci sarebbe Bnp Paribas, il quale advisor starebbe seguendo anche altri affari della famiglia Berlusconi.