MEDIOBANCA E DEUTSCHE BANK SUL DOSSIER WORLD DUTY FREE

Entra nel vivo la gara per World Duty Free. Entro metà marzo, tra il 10 e il 20 del mese, dovranno essere presentate agli advisor le offerte vincolanti. Mediobanca, con Roberto Costa, e Deutsche Bank si troveranno molto probabilmente a vagliare le proposte dei tre pretendenti rimasti, gli svizzeri di Dufry, colosso europeo del settore travel retail considerato il più probabile vincitore, i francesi di Lagardere e i coreani di Lotte Shopping.

Considerate le somme in gioco, circa 3 miliardi di euro secondo le prime stime, le offerte si vanno configurando come un mix di cash e, in parte minoritaria, di azioni. La famiglia Benetton, che controlla il 50,1% di Wdf attraverso la holding Edizione, resterebbe quindi con una partecipazione finanziaria nel gruppo che nascerebbe dalla fusione tra l'operatore italiano e un partner estero.

Considerato che oggi il retailer è il secondo operatore al mondo, con una quota di mercato del settore aeroportuale dell'8% secondo i dati di Verdict Research, dall'operazione di m&a nascerebbe un colosso del settore. Il numero uno del settore è proprio Dufry che detiene una quota di circa il 14,9% dopo l'acquisizione di Nuance lo scorso anno.

Per quanto riguardala vendita, la scorsa settimana il presidente di Edizione, Gilberto Benetton, non aveva escluso la cessione dell'intera quota in World Duty Free, anche se in passato la società del travel retail aveva sempre detto di cercare un partner per una "business combination". In ogni caso, il cambio di controllo in Wdf farebbe scattare l'obbligo di Opa su tutta la società e quindi l'esborso per un potenziale acquirente sarebbe consistente. Ai prezzi di chiusura di ieri World Duty Free capitalizza 2,66 miliardi di euro, a cui si somma un indebitamento netto pari a 950 milioni di euro atteso a fine 2014.

Noemi

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