KLECHA & CO, 25 DEAL IN CINQUE ANNI

Expert System, società attiva nei software semantici per la gestione delle informazioni e dei big data, si è aggiudicata nei giorni scorsi le divisioni Intelligent Content Management e iLab di iSOCO, multinazionale spagnola operante in Sud America. 
Redecam, gruppo milanese nei sistemi di filtrazione industriale, con 50 milioni di euro di fatturato e 70 dipendenti, è stata acquisita dal fondo di private equity canadese Dundee Sarea nel settembre scorso e ora sta sviluppando nuove linee di prodotti e servizi nel Nord America. 
Objectway, società che produce software per il wealth & asset management, nel 2012, ha raccolto 10 milioni di euro in un aumento di capitale riservato a Futurimpresa SGR, operazione finalizzata a sostenere l’acquisizione di una società dal gruppo Thomson Reuters.
Tutte le aziende sono ad alta tecnologia erigorosamente made in Italy e stanno puntando alla crescita e all’internazionalizzazione anche raccogliendo capitali esteri.

Tutte sono state affiancate dalla boutique di advisory finanziaria Klecha & Co. Nata nel 2009 per iniziativa del finanziere Stephane Klecha (nella foto), a cinque anni dalla nascita la società ha concluso circa 25 operazioni fra Italia, Germania, Francia e Stati Uniti. Spinta dall’idea di «una finanza che deve essere a servizio dell’economia reale», la boutique affianca le piccole e medie eccellenze italiane, soprattutto nell’ Energy & Sustainability, IT & Software oltre che Government & Defense. 

UN CICERONE PER LE PMI

Una sfida, quella di fondare e affermare sul mercato una banca d’affari nel pieno della crisi economica, che a giudicare dai risultati sembra sia stata superata con successo. «Con Klecha & Co. volevo creare uno strumento in grado di dare alle Pmi un supporto totale, dalla definizione e pianificazione strategica, all’execution dei progetti, tramite operazioni di finanza straordinaria», racconta a Mag by legalcommunity.it Klecha. «Le nostre sono tipicamente operazioni di espansione internazionale – aggiunge – tramite acquisizioni e di raccolta di capitali».
Come una sorta di Cicerone, Klecha & Co. individua partner industriali e finanziari interessati a sostenere lo sviluppo di imprese ancora nascoste dal radar degli investitori, attraverso le sedi di Milano, Londra e New York.
Nel 2013, Klecha & Co. ha assistito fra gli altri Building Energy, azienda nelle settore delle energie rinnovabili, nella raccolta di 28 milioni di euro attraverso aumenti di capitale sottoscritti da Synergo per una quota di minoranza, e nell’ottenimento nel 2014 di nuove linee di credito a supporto dei piani di crescita in Nord America.

L’IMPORTANZA DELLA SPECIALIZZAZIONE

Ma quali sono le strategie della boutique? «La specializzazione settoriale è fondamentale e richiede disciplina – risponde Klecha – per questo in genere rifiutiamo operazioni al di fuori dei mercati che conosciamo».

L’IT, ad esempio, è un settore in cui ancora poche boutique operano, ma che Klecha ha scelto in modo particolare. «Nessuno sa che l’Italia è fra i Paesi più attivi e produttivi in questo settore – evidenzia il finanziere – e che la conoscenza, il know-how e i software italiani sono molto richiesti all’estero. Ad esempio solo in questo campo abbiamo chiuso in totale 10 operazioni e ne abbiamo altre sette in attivo, una delle quali una coinvolge un fornitore di servizi IT della difesa americana».

Ma la specializzazione non basta: «Il secondo aspetto fondamentale è la capacità di operare su scala internazionale – ricorda l’ex Lazard -. A questo proposito l’apertura del nostro ufficio a New York è stata centrale», anche per entrare in contatto con nuovi, possibili investitori. È il caso di Edpr, società portoghese, secondo gruppo mondiale nel settore dell’eolico, che nel 2010 ha acquisito dal gruppo italiano Co-Ver – assistito da Klecha – l’85% di Italian Wind, società che controlla diversi progetti di sviluppo di energia eolica in Italia per 520 MW complessivi. 

Questa operazione ha permesso a Edpr di fare il proprio ingresso in Italia, con investimenti allora stimabili in 700 milioni di euro. Anche l’esperienza acquisita dal managing partner Klecha gioca a favore del business della boutique nei suoi primi anni di vita. Klecha ha infatti iniziato la propria carriera nel 2001 in Lazard nella sede di Londra, nel team dedicato ai mercati dei capitali. Nel 2005 si è trasferito nella filiale di Milano di Lazard: da allora ha partecipato a operazioni di privatizzazione fra le quali ENEL III (operazione da 7,6 miliardi di euro) e ENEL IV (4,1 miliardi di euro), quotazioni, ad esempio Geox e Mutuionline e ristrutturazioni, come quella di Gemina / Impregilo, da 250 milioni di euro.

IL RUOLO DELLA FINANZA

Secondo Klecha, «soprattutto per quanto riguarda il mondo delle Pmi, la finanza deve avere il compito di dare prospettive di crescita e di sviluppo alle aziende, grazie alle competenze di settore e in un contesto internazionale». Solo attraverso questa mission «gli advisor finanziari, e più in generale tutta la finanza, sono in grado accelerare lo sviluppo delle imprese, ovvero dei propri clienti, e dare un concreto aiuto all’economia reale», aggiunge. E per il futuro, si mostra fiducioso: «Vedo il mercato italiano molto attivo il prossimo anno. L’attenzione del mondo sarà focalizzata sull’Italia e questo rappresenterà un catalizzatore di attività».

 

 

Noemi

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