BCC ROMA E BCC TUSCIA VERSO LA FUSIONE
Domenica 9 novembre l'assemblea straordinaria dei Soci potrebbe dare il via libera ufficiale alla fusione tra BCC Roma e BCC della Tuscia. Lo rende noto l'istituto di credito, sottolineando che la fusione per incorporazione può rappresentare un «modello» all’interno del sistema del credito cooperativo nazionale. Con quest’operazione, la BCC Roma porta a 150 le proprie filiali alle quali si aggiungono 30 sportelli di tesoreria dislocati fra Lazio e Abruzzo ed, entro fine anno, un bacino di 30 mila soci.
E di modello parla anche il Presidente della BCC Roma, Francesco Liberati (nella foto): «Riteniamo che questa incorporazione rappresenti un’operazione importante, che abbiamo compiuto anche in ragione di quello spirito di solidarietà e di cooperazione che anima tutto il nostro Movimento. BCC Tuscia non era in stato di crisi ma, nella consapevolezza della crescente difficoltà tecnica e gestionale che devono affrontare le piccole banche, il suo Cda ha ritenuto opportuno avviare la richiesta di un processo di aggregazione con la nostra Banca a tutela degli interessi della comunità locale, dei soci, dei clienti, dei dipendenti».
Alla nuova clientela, aggiunge Liberati, «con la quale, a seguito dell’aggregazione, cominciamo da oggi a collaborare potremo offrire quella ampia gamma di servizi e prestazioni che BCC Tuscia non poteva garantire a causa della sua contenuta dimensione. D’altronde la BCC della Tuscia presenta nel complesso una situazione tecnico-gestionale e patrimoniale che ha un impatto di rilevanza trascurabile rispetto agli assetti della nostra Banca, che può procedere a questa incorporazione in tutta tranquillità».