Bim con Rothschild cede la controllata svizzera a Banca Zarattini

Assistita da Rothschild, Banca Intermobiliare ha ceduto a Banca Zarattini & Co. il 100% del capitale di Bim Suisse a un prezzo provvisorio pari a 40,4 milioni di franchi svizzeri. 

La cifra è soggetta a un aggiustamento, tra signing e closing, in aumento o diminuzione, sulla base del risultato economico e dell’andamento delle masse della società tra il 30 giugno scorso ed il closing. Sulla base del prezzo pProvvisorio e dei dati al 30 giugno, l’operazione determinerebbe un impatto positivo per il CET1 consolidato di BIM pari a 47 bps, da 10,74% a 11,21%. L’operazione prevede, inoltre, l’avvio di una nuova partnership commerciale tra BIM e Banca Zarattini & Co. con lo scopo di ampliare le soluzioni a disposizione della clientela. 

L’esecuzione dell’operazione è subordinata all’autorizzazione da parte dell’autorità di vigilanza svizzera, la definizione di una posizione creditizia relativa a un cliente e il completamento dell’acquisto da parte di BIM (o soggetto indicato da BIM) della società immobiliare Patio Lugano, a oggi in mano a Bim Suisse (valore di carico pari a 15,05 milioni di franchi svizzeri).

Per il direttore generale di Banca Zarattini, Flavio Quaggio, questa acquisizione “è ulteriore tassello nel progressivo consolidamento del mercato interno e rientra nella strategia di crescita, anche per linee esterne, individuata dal nostro piano strategico; l’operazione costituisce inoltre uno sviluppo dell’offerta dei nostri servizi bancari anche a clientela italiana per il tramite degli accordi commerciali intrapresi con Bim”.

Banca Intermobiliare è stata assistita nell’operazione da Rothschild Global Advisory in qualità di advisor finanziario con un team composto dal’head of fig Fabio Palazzo e Alessandro Fustinoni. Banca Zarattini & Co. è stata assistita nell’operazione dallo Studio Associato Renne & Partners (Varese e Milano) in qualità di advisor finanziario.

Il gruppo guidato da Giorgio Girelli (nella foto)  ha chiuso il primo semestre del 2017 si è chiuso con un margine di intermediazione consolidato in lieve flessione del 4% (44,3 milioni di euro al 30 giugno rispetto ai 46,2 dello stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato della gestione operativa migliora nettamente a  3,7 milioni (da 1,3) per effetto della forte riduzione dei costi operativi. Il risultato consolidato risulta però negativo per 24,9 rispetto alla perdita di 14,7 milioni dell’anno scorso, a fronte di rettifiche di valore sui crediti, in linea con l’attuale credit policy della Banca.

 

Noemi

SHARE