Icbpi si aggiudica il merchant acquiring di Mps
Assistita da Lazard e da Kpmg, Mps ha siglato un accordo vincolante per cedere a Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (Icbpi) le sue attività relative al business del merchant acquiring sulla base di un enterprise value di 520 milioni si euro – a fronte di transazioni per un volume complessivo di 17 miliardi nel 2016, di cui il 60% realizzati su punti vendita di clientela appartenente al comparto della grande distribuzione, mentre il rimanente 40% presso pmi e microimprese.
Per Lazard ha agito un team guidato dal Managing Director Massimo Pappone (nella foto) e composto da Antonio Ruozi, Giacomo Giocoladelli e Lorenzo Ruggeri.
Kpmg ha invece agiuto con un team coordinato dal partner Silvano Lenoci di Kpmg Corporate Finance.
L’operazione, in linea con quanto dichiarato nel contesto del Piano Industriale 2016-2019 presentato al mercato in data 25 ottobre 2016, prevede inoltre che Mps e Icbpi, tramite la sua controllata CartaSì spa, stipulino una partnership di durata decennale per lo sviluppo e il collocamento, per il tramite della rete distributiva del gruppo Mps, di prodotti e servizi di pagamento a supporto della clientela attuale e prospettica. Il closing dell’operazione è subordinato all’ottenimento dell’autorizzazione da parte della Banca d’Italia e dell’autorità antitrust.
Per il gruppo guidato da Paolo Bertoluzzo, controllata dai fondi Advent International, Bain Capital e Clessidra, si tratta della terza acquisizione dall’ingresso dei fondi nel capitale nel 2015, dopo quelle di Bassilichi, attivo nell’attività di business process outsourcing e di Setefi, la società specializzata in servizi di pagamento prima controllata da Intesa Sanpaolo.
Inoltre, lo scorso settembre Icbpi era allo studio anche sul dossier relativo al business dell’emissione di carte di credito e la gestione dei relativi servizi di pagamento targato Deutsche Bank, valorizzato attorno a un miliardo di euro.
Il gruppo aveva chiuso il 2015 con un patrimonio netto consolidato di 1,144 miliardi, in crescita del 23,4% dai 927,7 milioni del 2014, ricavi operativi a quota 679,9 milioni (+1,5%) in presenza di commissioni e ricavi da servizi che si attestano a 619,7 milioni (+25,4 milioni) e con un ebitda in crescita del 2,4% a 200,2 milioni.