Carige, restano in due nella corsa per Creditis

Carige si prede ancora del tempo per scegliere l’acquirente della piattaforma Creditis. Il board della banca guidata  dall’amministratore delegato Paolo Fiorentino (nella foto), ha comunicato nella serata di ieri 28 novembre di aver “esaminato le diverse offerte pervenute nel contesto del processo di asta competitiva per la cessione di Creditis” nell’ambito del quale “è stata individuata una shortlist di due controparti con cui proseguiranno le trattative”.
Secondo i rumors rilanciati dai giornali in questi giorni, in campo di sarebbero il fondo americano Christofferson Robb & Copany (Crc), fino a questo momento il favorito, e Chenavari Financial Group, che avrebbe rilanciato rispetto all’offerta originaria. Il fondo vincitore dovrebbe anche impegnarsi ad entrare con un 2% nel capitale della banca.
Il motivo dietro a questa scelta potrebbe essere economico, per valorizzare maggiormente l’asset. Ciò che è certo però è che il tempo a disposizione non è molto, il periodo di offerta dell’operazione di Aumento di Capitale si chiude infatti il 6 dicembre prossimo ed entro quella data la banca dovrebbe arrivare a una decisione.

Nel contesto delle cessioni, sempre il 6 dicembre è attesa la finalizzazione delle trattative sulla piattaforma Gerica e sul portafoglio di 1,2 miliardi di npl (con Credito Fondiario), mentre resta il nodo dei diritti di opzione che la banca dovrà vendere. Nei primi cinque giorni in cui i diritti di opzione di Banca Carige sono stati negoziati in Borsa è passato di mano quasi il 70% dei titoli che danno diritto a sottoscrivere l’aumento di capitale. L’altro-ieri il record di scambi, con 201,2 milioni di pezzi transitati sul mercato, pari al 24% dei diritti di opzione.

Noemi

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