M&a, nel 2018 operazioni in calo di 6 miliardi. Bene il private equity
Il 2018 sembra segnare l’inizio della fase discendente dell’m&a italiano. Stando infatti ai dati di Mergermarket sul mercato domestico, da inizio anno a fine settembre sono state annunciate operazioni che hanno riguardato aziende italiane come target (cosidetto inbound m&a) per 32,2 miliardi di euro, 6 miliardi in meno rispetto allo stesso periodo del 2017, quando però il conto includeva anche il mega-deal Luxottica-Essilor che da solo vale 24 miliardi.
A scendere sono anche le operazioni sul mercato domestico, con volumi quasi dimezzati rispetto all’anno scorso: 11,2 miliardi dai 21,8 miliardi dei nove mesi del 2017. Ciò è spiegabile con le difficili condizioni politiche e con le imprese che si sono trovate ad affrontare le incertezze sui mercati finanziari.
Leggermente in crescita le operazioni di m&a che hanno visto le aziende italiane nel ruolo di acquirenti, salite oltre i 40 miliardi mentre la parte del leone, se consideriamo il valore complessivo dell’m&a, la fanno le operazioni di buyout di private equity. Queste hanno raggiunto un valore record di 15,8 miliardi (dagli 8,2 miliardi del 2017), complice la facilità di reperimento di finanziamenti e il maggiore interesse da parte degli investitori in cerca di yield.