I soci della spac IdeaMi bocciano la fusione con Agrati

L’assemblea degli azionisti di IdeaMi, la spac promossa da Dea Capital e Banca Imi che aveva raccolto 250 milioni di euro, ha bocciato – per la prima volta – la business combination con il gruppo Agrati, realtà fondata nel 1939 e diventata uno dei principali produttori mondiali di sistemi di fissaggio nel settore dei componenti per l’industria automobilistica.

Alla presenza del 37,83% del capitale sociale, il voto favorevole alla fusione è stato di circa il 68,95% dei presenti (pari al 26,08% del capitale sociale), con il 30,94% dei presenti astenuto e il voto contrario di circa il 0,11% dei presenti. Alla luce del mancato raggiungimento del quorum deliberativo di legge, il Progetto di Fusione e la conseguente Business Combination non risulta approvato; in conseguenza di ciò non sorge per gli azionisti il diritto di recesso ai sensi di legge e di statuto. “La società prende atto del mancato raggiungimento del quorum deliberativo sul Progetto di fusione che ritiene legato alla contingente situazione dei mercati finanziari nonché dell’andamento recente del mercato italiano del settore mid cap», spiega IdeaMi nel comunicato, riservandosi «di valutare le varie opzioni nell’ambito della propria mission societaria”.

Ad Agrati era stato attribuito un enterprise value di circa 713 milioni che, tenuto conto della posizione finanziaria netta pari a circa 215 milioni e dei surplus assets pari a circa 8 milioni, determinava un equity value della società di circa 506 milioni.

“Nel prendere atto dell’impossibilità per IDeaMI di finalizzare il progetto di business combination che avrebbe portato l’apertura al mercato del capitale di Agrati, il Gruppo continuerà il proprio percorso di crescita e di sviluppo con i mezzi, la capacità, l’esperienza e la professionalità sinora maturati, con l’obiettivo di cogliere tutte le ulteriori opportunità che il mercato e/o l’evoluzione tecnologica (inclusiva dello sviluppo dell’auto elettrica) saranno in grado di offrire nel prossimo futuro”, ha detto l’azienda in una nota.

 

 

Noemi

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