Regione Puglia e Cdp verso un fondo minibond da 100 milioni

La Regione Puglia ha intenzione di costituire un fondo da 100 milioni destinato all’emissione di minibond per sostenere le piccole e medie imprese della regione.

L’iniziativa è in fase di sviluppo grazie alla partnership con Cassa depositi e prestiti, che come finanziatore istutizionale, coprirà più della metà dell’importo e con tre banche popolari.

Lo strumento mette a disposizione delle piccole e medie imprese un volume di risorse da 80 milioni di euro complessivi ripartiti in due avvisi da 40 milioni l’uno. L’uscita del primo avviso è prevista ad ottobre e già entro il primo semestre del 2019 le piccole o medie imprese potrebbero emettere bond (si prevede un taglio medio di 3 milioni di euro) che sarebbero inseriti in un portafoglio con un volume complessivo di circa 100 milioni di prestiti obbligazionari.

L’emissione dei bond sarà resa possibile grazie a risorse finanziarie rese disponibili dalla Regione Puglia, attraverso Puglia Sviluppo, che dovrà selezionare l’arranger dell’operazione (è già stato pubblicato il bando), e da investitori istituzionali che intendono sostenere il progetto.

La Regione Puglia interverrà in tre modi: da una parte metterà in campo la garanzia di portafoglio, che fornisce una copertura del rischio delle prime perdite del fondo minibond, dall’altra conferirà una dotazione finanziaria come coinvestimento per la sottoscrizione dei bond da parte degli investitori istituzionali. Inoltre erogherà sovvenzioni dirette per la copertura parziale delle spese sostenute dalle pmi per l’emissione dei bond.

I minibond avranno un taglio compreso tra 2 e 10 milioni e durata massima di sette anni, eventualmente comprensiva di un preammortamento massimo di 12 mesi. A ogni emittente sarà attribuito un rating. le obbligazioni saranno destinate alla realizzazione di investimenti in attivi materiali e immateriali e al sostegno dell’attivo circolante.

L’arranger avrà il compito di creare la società veicolo e individuare le imprese da coinvolgere (con un fatturato minimo di 5 milioni e un ebitda pari almeno al 4%) dopo aver pubblicato un avviso per la manifestazione di interesse.

“I bond sinora non sono mai stati utilizzati al Sud perché molto costosi, parliamo di interessi fino al 9% – ha detto Claudio Stefanazzi, capo di gabinetto del governatore della Puglia Michele Emiliano -; ma con l’intervento del pubblico la situazione è destinata a cambiare come anche l’atteggiamento del mondo bancario. Il costo del denaro sarà molto più basso e soprattutto la regione potrà rivestire un ruolo più incisivo nel seguire le iniziative”.

(Nella foto Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti)

Noemi

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