Unicredit ottiene i rating dei titoli del portafoglio Fino, ora chiede la Gacs
Unicredit procede con la fase 2 del progetto FINO che prevede la vendita di una parte dell’esposizione che ha mantenuto nel veicolo di cartolarizzazione relativa al portafoglio di 17,7 miliardi di euro, così come definito nella fase 1 dello stesso progetto, che prevedeva l’avvio di più operazioni di cartolarizzazione e che si è completata alla fine del mese di luglio 2017.
In particolare, il gruppo ieri ha ottenuto da DBRS e Moody’s Investor Services i rating definitivi agli strumenti di Classe A (650 milioni), Classe B (29,64 milioni) e Classe C (40 milioni) emessi da uno dei veicoli – FINO 1 Securitisation – mentre gli strumenti di Classe D, del valore dida 50,311 milioni, resteranno senza rating. Questa prima cartolarizzazione riguarda un portafoglio da 5,374 miliardi lordi, che darà luogo ad asset backed securities per 770 milioni, a scadenza legale 2045. Il prezzo medio di questo portafoglio è dunque del 14,3% del valore lordo degli npl.
UniCredit farà richiesta per ottenere la Garanzia per le Cartolarizzazione delle Sofferenze (GACS) sulla tranche più senior, che può contare sul più alto rating assegnato fino ad oggi in Italia nel contesto di operazioni di cartolarizzazione in presenza dello schema di garanzia GACS: rating A2 assegnato da Moody’s e rating BBB (high) assegnato da DBRS. La Classe A gode anche della protezione di una linea di cassa di riserva da 32,5 milioni, pari al 5% del valore della tranche, che è finanziata da Natixis e che verrà attivata nel caso di necessità alla prima data di pagamento delle cedole prevista per gennaio 2018.
Gli strumenti di Classe B hanno ottenuto un rating Ba3 da Moody’s e un rating BB (high) da DBRS, mentre gli strumenti di Classe C un rating B1 da Moody’s e BB da DBRS.
Nell’operazione, master e special servicer del portafoglio continuerà a essere doBank.
Il portafoglio cartolarizzato è composto per il 48% da crediti unsecured e per il 52% da crediti secured, di cui il 49% è garantito da immobili residenziali e per i resto da immobili commerciali di vario tipo; nel il 45% del totale del valore degli immobili è situato nel Nord Italia. Quasi la totalità dei crediti, il 93%, sono relativi ad aziende, il restante 7% a imprenditori.