Bnl, positive loan da 40 milioni a LU-VE Group

BNL Gruppo BNP Paribas ha strutturato un positive loan da 40 milioni di euro per LU-VE Group, produttore di scambiatori di calore statici e ventilati per i mercati della refrigerazione, del condizionamento d’aria e del raffreddamento dei processi industriali.

Il positive loan di BNL, si legge in un comunicato, “prevede condizioni che diventano ulteriormente migliorative per l’azienda al raggiungimento di precisi obiettivi di sostenibilità. In particolare, nell’ambito della sostenibilità ambientale, LU-VE Group sta introducendo negli scambiatori di calore dei fluidi refrigeranti naturali (anidride carbonica, ammoniaca e propano) con zero o bassissimo Odp (Ozone Depletion Potential) e Gwp (Global Warming Potential), in sostituzione degli idrofluorocarburi (Hhf), soddisfacendo così le esigenze green dei clienti”.

BNP Paribas ha stanziato ad oggi oltre 180 miliardi di euro in progetti che contribuiscono direttamente al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile Onu. Il gruppo francese è impegnato nel finanziamento delle energie rinnovabili con un nuovo target di 18 miliardi di euro al 2021 e ha recentemente preso nuovi impegni restrittivi nei finanziamenti al carbone, puntando ad un’uscita totale nel 2030 nei paesi Ue e nel 2040 in tutto il mondo. BNP già non finanzia aziende nell’estrazione e commercializzazione di shale oil, shale gas e petrolio dall’Artico, come anche quelle attive nel business del tabacco.

LU-VE Group ha realizzato il primo impianto transcritico a CO2 d’Europa, puntando con decisione su fluidi refrigeranti naturali e rispettosi dell’ambiente. Oggi la multinazionale varesina sta lavorando al piano per spostare l’equatore della CO2 e rendere questa soluzione efficiente anche in aree del mondo in cui prima non era possibile, come India e Medio Oriente.

LU-VE Group ha raggiunto nel 2019 un fatturato consolidato (pro forma) di 420,7 milioni di euro. Forte di 3.200 collaboratori, dispone di sedici stabilimenti produttivi in Europa, Russia, Cina, India e Stati Uniti, ed esporta in ceto paesi al mondo l’83% della produzione.

Noemi

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