Ibl, arriva l’ok di Consob alla quotazione
Via libera dalla Consob per la quotazione di Ibl Banca, la società romana specializzata nella cessione del quinto dello stipendio. Ad annunciarlo è lo stesso istituto guidato da Mario Giordano (nella foto), che dunque può dare il via al progetto di Opvs e di quotazione sul segmento Star di Piazza Affari.
L’offerta globale, che avrà inizio il 30 ottobre fino all’11 novembre per il pubblico, riguarda 17.412.500 azioni ordinarie, corrispondenti al 35% del capitale sociale (esclusa la greenshoe), delle quali 7.250.000 azioni collegate all’aumento di capitale e 10.162.500 azioni, messe in vendita dalle holding degli azionisti: cioè Delta 6 Partecipazioni della famiglia Giordano e Sant’Anna della famiglia d’Amelio, attualmente entrambe con il 50%.
Quanto all’intervallo di valorizzazione indicativa del capitale della società, sarà compreso tra un minimo, non vincolante ai fini della determinazione del prezzo di offerta, di 393,1 milioni di euro (9,25 euro per azione) e un massimo vincolante di 478,1 milioni (11,25 euro per azione).
Di conseguenza, la capitalizzazione della banca, sulla base del prezzo minimo dell’Intervallo di Valorizzazione, ammonta rispettivamente a 460,2 milioni di euro e a 559,7 milioni.
L’operazione di quotazione è curata da Banca IMI, con un team guidato da Marco Graffigna, e UBS Limited in qualità di Joint Global Coordinators. Entrambe avranno anche il ruolo di Joint Bookrunners del Collocamento Istituzionale. Inoltre IMI sarà responsabile del collocamento e agirà in qualità di Sponsor e Specialista, Intermonte SIM, con un team guidato da Eugenio Anglani, agirà in qualità di Co-Lead Manager del Collocamento Istituzionale, mentre Lazard sarà l’advisor finanziario della Società.
Ibl Banca ha una quota di mercato per flussi erogati netti che è più che raddoppiata in 5 anni, passando dal 6,8% nel 2009 al 14% nel 2014. Al 30 giugno 2015 il gruppo è salito al primo posto della classifica Assofin con una quota di mercato del 12,9% diventando leader di settore. Il gruppo ha chiuso il 2014 con un margine di intermediazione di 128,3 milioni (+52,6%), un utile netto di 50,5 milioni (+105%) e un attivo di 4,6 miliardi.