Banca Generali, in nove mesi salgono ricavi, utile e masse gestite
Banca Generali ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con ricavi, utile e masse gestite in crescita.
L’utile netto è aumentato del 44%, a 196 milioni di euro. Il margine di intermediazione è aumentato del 23%, a 408,4 milioni (+19% al netto delle rettifiche legate ai nuovi principi contabili). Le commissioni di gestione sono risultate pari a 476,9 milioni, in lieve calo rispetto a un anno prima (478,8 milioni). Il margine finanziario si è attestato a 63,2 milioni (66,3 milioni nei primi nove mesi del 2018). Il margine d’interesse è cresciuto del 22%, a 53,9 milioni.
Le masse gestite e amministrate sono salite a 66,1 miliardi (+15% da inizio anno), grazie ai nuovi flussi netti di raccolta per 3,8 miliardi, alla performance delle masse (3,7 miliardi, +6,4%) e al consolidamento della neo-acquisita Nextam Partners (1,1 miliardi di masse). Includendo anche le masse della neo-controllata svizzera – BG Valeur -, le masse complessive si attesterebbero a 67,2 miliardi. Le soluzioni gestite sono salite a 31,4 miliardi (+15% da inizio anno, +11% al netto di Nextam). Le masse in consulenza evoluta sono aumentate di 2,1 miliardi da inizio anno, arrivando a 4,4 miliardi a fine settembre (6,7% delle masse complessive).
Parlando dell’evoluzione prevedibile della gestione, il gruppo guidato dall’amministratore delegato Gian Maria Mossa (nella foto) accenna all’incertezza geopolitica e ad “alcuni nodi politico-economici, come il confronto commerciale Usa-Cina e la Brexit”, che “continuano a dominare la scena sui mercati, così come le prossime mosse delle banche centrali che cercano di soppesare gli stimoli allo sviluppo con le dinamiche dei tassi negativi che a loro volta acuiscono le criticità per il sistema finanziario”.