Mediobanca, nel cda entrano Ibarra e Pignatti-Morano

Il Cda di Mediobanca ha cooptato Maximo Ibarra e Vittorio Pignatti-Morano in consiglio al posto dei dimissionari Cesar Alierta, ex numero uno di Telefonica che ha rassegnato le dimissioni lo scorso marzo, pochi mesi dopo la sua nomina, e Massimo Tononi, che ha lasciato il consiglio di Piazzetta Cuccia a luglio a seguito della sua nomina a presidente della Cassa Depositi e Prestiti.

Pignatti-Morano è co-fondatore e presidente esecutivo di Trilantic Europe, società di gestione di fondi di private equity con sede a Londra e uffici anche a Milano e Madrid. Nell’ambito dell’attività di asset management in Italia ha partecipato alla creazione di Finanza e Futuro, poi acquisita da Deutsche Bank, e alla fondazione di F2i e Fimit.

Ibarra èinvece  ceo di Kpn ed è stato amministratore delegato di Wind. Entrambi sono consiglieri non esecutivi e in possesso dei requisiti di indipendenza, dice una nota.

Contestualmente il cda di Mediobanca ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 30 giugno 2018 che rispecchiano i risultati approvati lo scorso 31 luglio e resi pubblici il giorno successivo. Il risultato netto è dunque di 337 milioni di euro per la capogruppo Mediobanca, dai 318,3 milioni nell’esercizio 2016-17, e di 863,9 milioni per il Gruppo Mediobanca (da 750,2 milioni nell’esercizio precedente).

Come anticipato lo scorso primo agosto, all’Assemblea degli Azionisti del 27 ottobre prossimo sarà proposta l’assegnazione di un dividendo lordo unitario pari a 0,47 centesimi per azione. L’importo verrà messo in pagamento dal 21 novembre prossimo con “record date“ 20 novembre e data stacco 19 novembre.

Noemi

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