Rcs, arriva la controfferta dei soci in cordata assieme a Investindustrial

Arriva la contromossa dei soci di Rcs. Affiancati da Mediobanca quale advisor finanziario, Diego Della Valle (titolare del 7,32% del capitale del gruppo editoriale), Mediobanca (6,25%), UnipolSai Assicurazioni (4,59%) e Pirelli & C. (4,43%) hanno raggiunto un accordo con Investindustrial di Andrea Bonomi per avviare un’Offerta pubblica di acquisto sulle restanti azioni della società. 

In sostanza, i soci RCS faranno confluire le proprie azioni, rappresentanti complessivamente il 22,6% del capitale sociale di Rcs, in una società di nuova costituzione che lancerà un’Offerta Pubblica di Acquisto volontaria sul residuo 77,4% a un prezzo di 0,70 euro per azione, per un esborso totale di 283 milioni di euro. I primi 67,5 milioni arriveranno direttamente da Bonomi, gli altri saranno versati pro quota da tutti soci della società. In totale, circa 165 milioni a carico di Bonomi e circa 118, più o meno 30 milioni a testa, a carico degli altri quattro soci.

 Il prezzo, offerto per cassa, incorpora un premio del 68,4% rispetto al valore del titolo del 7 aprile scorso e del 17% rispetto a quello di chiusura di venerdì 13 maggio 2016. Ma è anche maggiore rispetto a quanto offerto da Urbano Cairo, pari a 0.50 euro per azione.

La NewCo, si legge nella nota, non avrà debiti finanziari e farà fronte all’esborso per l’OPA attraverso mezzi propri messi a disposizione da Investindustrial e dagli stessi soci RCS. A valle dell’operazione il fondo e i soci possiederanno rispettivamente il 45% e il 55%, quest’ultima quota sarà detenuta paritariamente in misura del 13,75% da Della Valle, Mediobanca, Unipol e Pirelli. 

Inoltre, i soci intendono “dare un rapido impulso alla crescita e allo sviluppo di RC”S e per questo si sono impegnati a dotare la nuova società di ulteriori risorse finanziarie per sottoscrivere la quota di propria competenza di eventuali aumenti di capitale di RCS di massimi 150 milioni.

Con questa operazione, i soci “intendono sostenere e accelerare il processo di ristrutturazione avviato positivamente dall’attuale management nonché creare un gruppo editoriale multimediale di portata internazionale partendo dalle piattaforme di business esistenti”, riporta la nota.

 Un particolare interesse sarà rivolto “al mondo degli eventi sportivi e all’ampliamento dell’offerta digitale che potranno essere sviluppati sia attraverso opportunità di crescita esterna, importante elemento dello sviluppo futuro, sia attraverso l’ulteriore valorizzazione di testate di assoluto riferimento nel panorama dell’informazione sportiva europea quali Marca e Gazzetta dello Sport, mentre Il Corriere della Sera sarà la testata editoriale su cui verranno concentrate le risorse del gruppo nel settore news. Sarà inoltre accelerato il processo di digitalizzazione dei prodotti offerti dal quotidiano”. 

Questa contro-mossa, non del tutto inaspettata sul mercato, arriva dunque in una fase delicata per Rcs, sul quale grava un indebitamento finanziario netto pari a 411 milioni, considerando gli effetti della cessione dell’area Libri, per il quale ha negoziato con le banche una nuova intesa.

Resta ora da capire se Cairo sarebbe disposto a valutare possibili contromosse, magari valutando un’offerta mista carta-cash. Cairo, in base alla proposta dello scorso 8 aprile, offre 0,12 azioni Cairo ogni Rcs: ciò valorizzava via Rizzoli 0,527 euro, pari a un premio del 26,8% sul giorno precedente; alla chiusura di venerdì scorso la valutava 0,534 euro.  

 

Noemi

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