I 30 uomini più potenti sulla scena finanziaria italiana
Dopo la classifica degli avvocati più potenti del Paese, stilata in collaborazione con legalcommunity.it, la rivista GQ in edicola a partire da oggi ha redatto anche quella dei 30 personaggi più potenti del mondo della finanza. Si tratta di molti nomi noti al parterre della Borsa di Milano e diverse stelle emergenti che spesso brillano nelle sedi londinesi o americane delle grandi banche d’affari.
Di ciascuno, riporta un comunicato di Condé Nast, il mensile ha descritto affari, scalate, alleanze e qualche “segno particolare”: chi va a messa all’alba, chi corre le maratone, chi è passato dalla Teoria dei Giochi per il Pentagono agli 80 euro di Renzi, e chi invariabilmente fissa la prima riunione della giornata alle 7 del mattino. Nella classifica c’è anche un grande assente: il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, il quale, avendo in mano le redini della più grande area monetaria del mondo e il compito di mantenere l’unità finanziaria nei 19 Paesi dell’Eurozona, giocherebbe, almeno secondo il giornale, in un altro campionato.
Tra i nomi presenti nella lista figurano i falchi della finanza come il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo Giovanni Bazoli, il presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, il presidente di Lazard Italia e di Allianz Italia Carlo Salvatori, l’amministratore delegato di Banca Imi Gaetano Miccichè, ma anche Andrea Bonomi, i renziani Davide Serra e Yoram Gutgeld, Federico Imbert, Massimo Della Ragione, Antonio Guglielmi, Andrea Montanino, Dario Scannapieco, Gerardo Braggiotti, Matteo Arpe, Claudio Costamagna, Lorenzo Bini Smaghi, Guido M. Brera, Francesco Micheli, Carlotta de Franceschi, Andrea Viganò, Roberto Isolani, il Lazard Massimo Pappone, assieme con Vittorio Terzi, Alberto Gallo, Alberto Franzone, Stefano Marini, Maria Pierdicchi, Stefano Balsamo, Paolo Bottelli.