Il 60% di Ferroli passa a Oxy e Attestor, tutti gli advisor del salvataggio

Assistito da Mediobanca, il Gruppo Ferroli chiude il capitolo salvataggio con l’ingresso nel capitale della società di Oxy Capital, managemet company italiana creata da Stefano Visalli (nella foto) e Stefano Romanengo, e di Attestor Capital, fondo londinese specializzato in special situation.

Dopo sette mesi dalla domanda di concordato in bianco davanti al Tribunale di Verona, ogi 22 gennaio davanti al notaio Piergaetano Marchetti si definirà l’ingresso dei due investitori, a fronte di un investimento complessivo di 60 milioni di euro per il 60% del capitale (il restante 40% rimarrà nelle mani della famiglia Feroli).

Nell’operazione, le banche creditrici, affiancate da Rothschild, esposte per 350 milioni, hanno accettato di legare il recupero dei propri crediti al successo del rilancio dell’azienda e contestualmente gli investitori si impegnano a fornire nuovi mezzi finanziari e apporti strategici e manageriali, assumendo la governance del gruppo.

A seguito del closing dell’operazione, previsto appunto per oggi, sono dunque cooptati nel consiglio di amministrazione di Ferroli i due fondatori delle società d’investimento, Visalli e Romanengo, il quale ricoprirà la carica di amministratore delegato pro tempore in attesa della nomina ufficiale attesa nei prossimi mesi, 

Oxy Capital e Attestor Capital già nel giugno scorso avevano finanziato d’urgenza di 35 milioni il gruppo e far ripartire i lavori. Una mossa che ha aiutato la società a chiudere il secondo semestre 2015 con un fatturato consolidato in crescita del 20% rispetto al primo semestre. L’intero esercizio si è così concluso con ricavi per 316 milioni di euro e Ebitda positivo nella seconda metà dell’anno

L’advisor finanziario dell’operazione per il Gruppo Ferroli è stata Mediobanca con Andrea Giorgianni, mentre le banche creditrici sono state assistite da Alessio de Comite e Lucia Pascucci di Rothschild.

Advisor Industriali dell’operazione sono stati Kpmg e Roland Berger. Il Piano è stato asseverato da Massimiliano Bonamini mentre il Credito Fondiario è stata la banca agente del deal.

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