Athena Art Finance avvia l’Art-Lending con 280 milioni di dollari

Quando la finanza aiuta l’arte. Con 280 milioni di dollari di capitale, prende il via a New York Athena Art Finance Corp., società di investimento specializzata in opere d’arte, fondata da Carlyle Group e della società di private equity del Gruppo Pictet insieme all’amministratore delegato Andrea Danese (nella foto).

La finanziaria, con sede a New York, partendo dalle aste e fiere artistiche stagionali offrirà sul mercato globale prestiti pro soluto aventi come collaterali solo opere d’arte.

Nel dettaglio, la società offrirà fino al 50% del valore minimo stimato delle singole opere o collezioni, tramite prestiti con durata dai 6 mesi ai 7 anni, pari a un minimo di un milione di dollari a tassi competitivi. La società, si legge in una nota, non intende né vendere né assumere la proprietà delle opere poste a garanzia del prestito.

«Per troppo tempo importanti collezionisti d’arte e altri operatori del settore hanno avuto limitate possibilità nella scelta di forme di prestito aventi l’arte come garanzia – ha aggiunto Danese – il nostro obiettivo consiste nell’essere una risorsa finanziaria indipendente, fidata e flessibile per il mercato dell’arte».

I prestiti avranno come garanzia opere d’arte con un elevato valore di mercato, incontrando le necessità dei soggetti High Net Worth Individual, dei family office e di altri operatori del settore che attualmente dispongono di limitate opzioni nel ricorso all’art financing tra cui i finanziamenti pro solvendo erogati dai principali istituti bancari private oppure prestiti a breve termine offerti da boutique finanziarie.

«Con oltre 3.000 miliardi di dollari di controvalore, il mercato dell’arte internazionale è probabilmente tra i settori di dimensioni ragguardevoli il meno sviluppato e finanziariamente sofisticato al mondo», ha detto Olivier Sarkozy, managing director del Carlyle Group e responsabile del Global Financial Services Group. 

 

Noemi

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